Si possono fare tutte le foto di questo mondo, si possono vergare amorevoli comunicati stampa congiunti ma alla fine non riusciranno mai ad ammansire la natura di Matteo Salvini, incapace di affrontare qualsiasi responsabilità di governo se non nel ruolo del guastatore interno vorace di recuperare voti. Così il nuovo governo italiano che dovrebbe essere tra qualche settimana – quello stesso governo che da anni racconta di essere stato bloccato da oscuri poteri forti – è incagliato prima ancora di partire sulle pretese infantili del capo della Lega.
Avrebbe voluto essere di nuovo ministro dell’Interno, come se fosse carta straccia il processo che gli pende sulla testa per avere lasciato lessare dei poveri disperati in mezzo al mare, e vorrebbe essere in una posizione politica quasi pari con Giorgia Meloni. Non conta che il suo partito sia uscito sonoramente sconfitto da una tornata elettorale in cui la destra ha fatto il pieno di voti. Non importa che tutti i maggiorenti del suo partito gli si scaglino addosso senza tregua da giorni. Matteo Salvini ha una sua idea della realtà senza nessun nesso con la realtà e vorrebbe plasmare ciò che gli accade intorno al suo sguardo sbagliato.
Il problema non è solo della presunta maggioranza di governo ma è un tema politico che tocca il Paese: se è vero che nel centrosinistra le relazioni sono a pezzi anche a destra la situazione non è migliore. Sullo sfondo il totonomi del governo Meloni sosta nomi che hanno dell’incredibile: Letizia Moratti messa alla Sanità dopo essere stata a capo della Caporetto lombarda per sistemare i rapporti in vista delle prossime elezioni regionali in Lombardia è un esempio lampante.
Non resta che stare a guardare il disastro che si è riusciti a far accadere.
Buon giovedì.