L’installazione interattiva MetaTono permette di conoscere più da vicino in un sito di notevole interesse geologico e antropologico, i cui reperti sono conservati nel museo della città di Gioiosa

«L’intera Sicilia è una dimensione fantastica. Come si fa a viverci senza immaginazione?». Con queste parole lo scrittore, giornalista, e saggista Leonardo Sciascia descriveva la sua terra d’origine cercando, in poche parole, di darne una efficace descrizione in grado di trasmettere la ricchezza di un’isola dove da sempre realtà, mito, e leggenda sono riusciti a fondersi in una sintesi unica.
Dalla storia di Scilla e Cariddi, passando per le imprese della saga dei pupi, fino ad arrivare alle indagini del commissario Montalbano, la Sicilia è uno dei luoghi prediletti dove la fantasia e l’immaginazione prendono vita in forme sempre nuove e inaspettate, e dove, come nella storia di questo articolo le idee riescono a trasformarsi anche in un progetto di architettura.
Il SicilyLab, nato dal 2007 da un’idea di Antonino Saggio – docente di composizione architettonica alla Sapienza di Roma e siciliano di origine -, è un collettivo di persone (il nITro group),in buona parte professori e studenti architettura provenienti da varie parti del mondo, interessate alle tematiche dell’ambiente, dello spazio pubblico e della sperimentazione di tecnologie informatiche che si riuniscono, tra agosto e settembre di ogni anno a Gioiosa, nella casa dei Saggio. 
Il gruppo negli anni ha visto avvicendarsi una serie di giovani oggi affermati professionisti e docenti universitari in varie università straniere. Nonostante le tante individualità che lo hanno composto, quello che il SicilyLab non hai mai perso è stata la volontà ogni anno un di dare a Gioiosa una parte della sua fantasia creativa sia sotto forma di progetto, installazione, o di concorso di idee per la rivalutazione degli spazi abbandonati nella cittadina siciliana. Dopo due anni di inattività, a causa della pandemia globale, quest’anno il gruppo è tornato a riunirsi per i consueti dieci giorni con la finalità di regalare un nuovo progetto alla città.
L’installazione interattiva MetaTono è il risultato di questo 2022 di intenso lavoro cominciato in fase preliminare a Roma e poi concluso in Sicilia all’inizio di settembre. Come tanti precedenti progetti, anche Metatono si lega fortemente alla Sicilia e in particolare alla storia fisica e urbana di Gioiosa Marea scegliendo un suo luogo dove fare in modo che il progetto si materializzi e poi scompaia nel giro di 48 intense ore tra costruzione montaggio e smontaggio. Oggetto di studio questa volta è stata La grotta del Tono, un sito di notevole interesse geologico e antropologico, i cui reperti sono conservati nel museo della città, eppur poco conosciuta e visitata non solo dai turisti ma anche dai cittadini stessi. La grotta, localizzata a circa 10m sul livello del mare, è uno spazio sotterraneo di formazione calcarea di circa 200 m2 che si snoda in tre cavità comunicanti che vantano la presenza di numerose stalattiti e stalagmiti. Le prime cronache riguardo la sua esistenza ci rimandano al XIX secolo ma è solamente intorno agli anni Ottanta del 1900 che avvengono le prime campagne di scavo ed il ritrovamento di numerosi reperti di età preistorica in esso contenuti.
Proprio la mancanza di conoscenza da parte delle persone per la grotta è stata la scintilla che ha dato il via al progetto e portato il gruppo ad immaginare una possibile strategia per portare nuovamente la comunità dentro le sue grotte. 
L’intervento, realizzato dal Sicilylab, è stato di due tipi: uno tradizionale, formato da manufatti, disposti all’interno dei cunicoli, per accrescerne la curiosità e le suggestioni; l’altro, virtuale, situato all’esterno, per avere l’emozione di entrare nella grotta e di conoscerla senza farlo fisicamente. Quest’ultimo è stato possibile grazie alla realtà virtuale e alle possibilità offerte dal Metaverso: un mondo virtuale e immersivo accessibile grazie a “protesi” digitali come gli occhiali e visori 3D.
Grazie a questi ultimi, un modello tridimensionale – fedele alle grotte originali – è stato realizzato e messo a disposizione dei visitatori che hanno potuto, grazie a stimoli visivi e sonori, avere la sensazione di visitare e muoversi veramente all’interno del sottosuolo, andando così a scoprire la magia nascosta di quegli spazi per troppo tempo dimenticati dalla comunità. Anche il processo stesso di lavorazione è stato reso possibile grazie alle potenzialità offerte dagli strumenti digitali: l’esperienza virtuale è stata realizzata in collaborazione con un team di esperti della POLIS University di Tirana attraverso un network di reti digitali che ha visto in Gioiosa Marea il fulcro. Oltre alla realtà virtuale, è stata realizzata una grande tenda rossa chiamata ‘Meta’, con rami di palma annodati tra loro in triangoli ricoperti da tessuto riciclato e colorato, sul belvedere sopra l’entrata alla grotta accompagnato da un grande strascico di panno bianco a sottolinearne l’accesso. La tenda, pensata come costruzione nomade e memoria delle formazioni rocciose della grotta sottostante, ha rappresentato, grazie ai visori 3D al suo interno, una porta su un mondo sotterraneo accessibile solamente grazie alla magia contenuta al suo interno (e allo stesso tempo la zona “operativa” per il funzionamento degli Oculus).
L’inaugurazione è avvenuta in due momenti distinti come un percorso processionale di scoperta dei segreti del sottosuolo: una prima cerimonia esterna seguita poi da una serie di visite guidate grazie anche ai volontari della Protezione civile di Gioiosa che hanno accompagnato i partecipanti in un tour della grotta.
Come già sottolineato, l’idea di base dell’intero lavoro è stata mossa dalla volontà di utilizzare le possibilità dell’Informatica a favore del reale: non come una sua sostituzione, ma per affermare la centralità di ogni esperienza fisica, essa solo cognitiva e in questo caso anche emozionale, e come motore in grado di coinvolgere attivamente la comunità in cui il progetto si inserisce. 
Anche Metatono, come altri progetti del SicilyLab, è stato un dono alla città di Gioiosa. I suoi pezzi come tante altri lavori del gruppo nITro e del SicilyLab sono ora custoditi nella galleria d’arte del professor Saggio sul corso principale della cittadina pronti ad essere conosciuti da chi si trovi a passare il prossimo anno, quando qualcosa di nuovo forse accadrà. www.nitrosaggio.net/metatono/
Foto: Alessandra Antonini, SicilyLab 2022