Il passato e il presente del popolare rione di Roma affiorano attraverso le immagini della fotografa esposte dal 2 al 16 dicembre nei lotti storici del quartiere e nella Galleria 10b photography. Un progetto con la direzione artistica di Francesco Zizola che coniuga arte e spazio urbano

Aggirarsi nei cortili racchiusi tra le case aggraziate dal cinabro sbiadito, scrigni di vita affacciata alle finestre, dove il quartiere romano della Garbatella si racconta in uno storyboard appeso come lenzuola sugli stenditoi dei lotti. Gli abitanti ritrovano la loro storia negli scatti fotografici di Valeria Cherchi, nella terza edizione di Garbatella Images (nell’ambito di Contemporaneamente Roma 2022), un progetto ideato e portato avanti da Francesco Zizola, fotografo di fama internazionale, proprio per creare un legame fra l’arte e il quartiere nel quale vive, lavora e apre la Galleria 10b photography agli scatti di altri autori.

Dal 2 al 16 dicembre si dà il via alla terza tappa del viaggio nel popolare quartiere, con una ricerca site specific realizzata dalla giovane artista Valeria Cherchi. Il tema portante questa volta è lo “Spazio”, dopo “Visioni” e “Corpo” delle precedenti edizioni. La mostra è curata da Sara Alberani e Francesco Rombaldi, con la direzione artistica dello stesso Francesco Zizola. Le foto inedite di Cherchi, stampate in grande formato, sono esposte in parte sugli stenditoi e in parte nella Galleria 10b photography. È anche un modo per conoscere i lotti stessi, con visite guidate (gratuite, su prenotazione) accompagnati dai curatori, dal giornalista Claudio D’Aguanno e dalla docente di Roma Tre Francesca Romana Stabile.

In alcuni mesi di residenza nel quartiere nato negli anni Venti del Novecento, Cherchi ha camminato tra passato e presente. Perché lo Spazio è qui rappresentato nelle sue molteplici sfaccettature: lo spazio politico, quello dei cortei colorati dei collettivi femministi negli anni 70 che sfilavano per il diritto all’aborto, e lo spazio pubblico che viene reclamato con le attuali lotte delle studentesse del Liceo Socrate. Ma lo sguardo dell’artista cerca anche lo spazio intimo delle storie personali raccontate nei ritratti, nei frammenti di ricordi nelle foto d’archivio oppure nelle corrispondenze tra i messaggi urbani lasciati sui muri e i frammenti classici che convivono con i macchinari post industriali nella vicina Centrale Montemartini.

«Cherchi espande il perimetro dei lotti storici della Garbatella frammentandolo visivamente con pixel e sfocature – è il commento della curatrice Sara Alberani, storica dell’arte – corpi che diventano gesti, reperti che fluttuano cercando unità, pezzi di giornale o murales che si ricompongono attraverso le storie delle sue protagoniste e dei suoi protagonisti, che hanno visto nella sfera pubblica i loro momenti di protesta e di vita».
E proprio sul tema dell’ingiustizia sociale si è concentrato negli ultimi anni lo sguardo di Valeria Cherchi, artista sarda di origine, che vive a Milano ma è cittadina del mondo, che crea un amalgama tra materiale di archivio, appunti di memoria o di esperienze personali, scavando anche nell’aspetto antropologico e sociologico.

È quello che l’altro curatore, Francesco Rombaldi, direttore di Yogurt Magazine, (rivista e network di cultura fotografica) chiama «la totale democratizzazione del suo sguardo» attraverso il quale Valeria Cherchi crea «un racconto visivo spezzettato e molteplice, dove le tante narrazioni si costituiscono in un unicum visuale che ricostruisce la complessa identità di un quartiere, e delle vite che lo vivono e le hanno vissute».

Con il suo primo libro, Some of you killed Luisa l’autrice attraverso fotografie e testi ha cercato di decifrare la complessa struttura del fenomeno dei rapimenti in Sardegna, tra gli anni Sessanta e Novanta del secolo scorso (per il volume Cherchi è stata nominata per il Deutsche Börse Photography Foundation Prize e ha vinto il Premio Bastianelli per il miglior libro fotografico pubblicato in Italia nel 2020.). Nel suo lavoro più recente, Attesa, si è focalizzata su una ricerca in Ostetricia esplorando, attraverso un approccio complessivo, temi come il genere e il lutto.

Di dialogo fra «il nostro tempo con quello del passato» nel lavoro site specific dell’artista, parla anche Francesco Zizola. Il progetto Garbatella Images è nato nel 2021 per scoprire le specificità urbane, architettoniche e storiche del quartiere, e ancora una volta, secondo il direttore artistico, «l’interazione con gli abitanti del quartiere e con le loro istanze si conferma una delle caratteristiche salienti della scelta degli artisti chiamati a lavorare sul territorio con gli strumenti tipici dell’immagine fotografica, intesa come traccia del contemporaneo». Zizola, vincitore del World Press Photo e direttore artistico in molte edizioni a Roma, dopo anni di reportage sulle povertà e i conflitti nel mondo si è dedicato a una ricerca più intima sull’umanità partendo dal mare, ultimo il suo progetto Mare omnis, scoprendo la memoria atavica nella sapienza dei pescatori, rivelata in un disegno fra magia e astrazione.

Per tornare alla mostra di Cherchi, alcune delle foto sono pubblicate in Spazio, il terzo art book di Garbatella Images Collection, curato da Francesco Rombaldi con Yogurt Magazine. Stampato in edizione limitata è un oggetto d’arte in cui l’illustratore Mattia Ammirati ha realizzato la copertina e il cofanetto della trilogia.
L’intero progetto è promosso dall’assessorato alla Cultura di Roma Capitale.

Vernissage: venerdì 2 dicembre 2022 alle ore 18 – Finissage: venerdì 16 dicembre 2022 ore 18.Lotti 24, 28, 38. Galleria 10b photography, via San Lorenzo da Brindisi, 10b.
Per info e prenotazioni: [email protected]

Foto di apertura e nel testo di Valeria Cherchi