L'Italia nel 2022, come dice il rapporto della Fondazione Migrantes, ha messo in atto un'accoglienza a due velocità: solidale con i rifugiati ucraini, discriminante con gli altri, in violazione del diritto internazionale. Non è vero che non possiamo accogliere tutti, semplicemente non vogliamo

Il report 2022 sul diritto d’asilo della Fondazione Migrantes lo dice chiaramente: il 2022 è stato l’anno in cui l’invasione dell’Ucraina ha sparso in Europa milioni di ucraini (oltre 4.400.000 le persone registrate per la protezione temporanea solo nell’Ue fino all’inizio di ottobre) ma è anche l’anno in cui l’Ue ha continuato ad appaltare i suoi confini per respingere migranti e rifugiati ugualmente bisognosi di protezione: è avvenuto dalla Grecia a tutti i Balcani, dalla Libia alla frontiera con la Bielorussia, dalle enclave spagnole sulla costa africana alle acque mortifere del Mediterraneo e dell’Atlantico sulla rotta delle Canarie fino, ultima “novità” dell’anno, ai moli dei porti italiani. Cioè quelli di un Paese i cui governi di ogni colore ripetono da anni che l’«Italia non può fare tutto da sola», ignorando le statistiche sui rifugiati presenti nei Paesi europei che l’Unhcr, l’Agenzia Onu per i rifugiati, aggiorna ogni semestre. Alla fine dello scorso giugno, ormai nel pieno della crisi umanitaria ucraina, vivevano in Italia poco meno di 296 mila “rifugiati” (cioè rifugiati in senso stretto e persone con protezione complementare o temporanea, e quindi profughi ucraini inclusi: la cifra equivale a cinque persone ogni mille abitanti). Però alla stessa data i rifugiati in Francia erano 613 mila e in Germania addirittura 2.235.000. 

Nessuna invasione, quindi, ma un’accoglienza a due velocità che distrugge l’enorme bugia del “non riusciamo ad accogliere tutti”. Non vogliamo accogliere tutti, semplicemente. E non è vero che l’Italia faccia più degli altri. Alla fine del ’21, prima della guerra, i rifugiati in Italia calcolati dall’Unhcr erano solo 145 mila, mentre però la Francia ne ospitava già mezzo milione e la Germania 1.256.000. Quanto all’incidenza sulla popolazione, la Grecia già sosteneva un carico multiplo rispetto a quello italiano: quasi 12 rifugiati ogni mille abitanti contro i nostri due o poco più; e persino la Bulgaria ne contava tre ogni mille. Mentre sempre nel ’21, se l’Italia ha registrato 45.200 richiedenti asilo per la prima volta, la Germania ne ha registrati 148.200, la Francia 103.800 e persino la Spagna ne ha ricevuti di più, 62.050 (dati Eurostat).

Le curatrici del Rapporto Mariacristina Molfetta e Chiara Marchetti scrivono: «Viene così da chiedersi chi dovrebbe prendersi i migranti da chi, per restare al livello dell’attuale “dibattito” nell’Ue. (Piuttosto, occorrerebbe discutere del fatto che le persone che sbarcano sulle nostre coste, a differenza di molte altre che chiedono protezione nell’Europa continentale, devono essere prima salvate da un mare pericoloso con missioni di soccorso degne di questo nome e dovrebbe essere loro risparmiato l’inferno di Libia: qui sì, è vero che l’Italia non può farcela da sola)».

Ma intanto ci troviamo in «un’Unione europea e un’Italia “sdoppiate”, solidali con gli ucraini e discriminanti e in violazione dei diritti umani e delle convenzioni internazionali con altri – scrivono nell’Introduzione a Il diritto d’asilo. Report 2022. Costruire il futuro con i migranti e i rifugiati (Tau Editrice 2022, pp. 440) Mariacristina Molfetta e Chiara Marchetti -: Per qualcuno le frontiere sono aperte, mentre per altri non lo sono nemmeno i porti dopo un naufragio. A essere a rischio è lo stesso diritto d’asilo e persino lo stato di salute delle nostre democrazie. In questo quadro di pesanti trattamenti discriminanti sia internazionali che nazionali si aprono interrogativi scomodi: i bambini sono davvero tutti uguali? Godono tutti degli stessi diritti? Le persone in fuga da conflitti e guerre che hanno già perso la casa e magari persone care non sono tutte uguali e non hanno tutte gli stessi diritti? Provocatoriamente ci viene da chiederci se invece per avere accesso a questi diritti bisogna essere biondi o cristiani o venire dal continente europeo…». 

Il diritto di accogliere i migranti che più ci piacciono e che sentiamo più simili a noi dov’è scritto? In quale trattato internazionale? In quale articolo di legge?

Buon venerdì.

Nella foto: migranti sulla Geo Barents ormeggiata a Catania chiedono aiuto, 8 novembre 2022

Autore, attore, scrittore, politicamente attivo. Racconto storie, sul palcoscenico, su carte e su schermo e cerco di tenere allenato il muscolo della curiosità. Quando alcuni mafiosi mi hanno dato dello “scassaminchia” ho deciso di aggiungerlo alle referenze.