«Al governo Meloni chiediamo di chiarire e fare luce sulla dinamica della strage di Cutro», dice la neo segretaria del Pd Elly Schlein, ad apertura della assemblea che oggi a Roma l’ha proclamata al vertice del Pd.
«A Cutro abbiamo toccato con mano l’inumanità delle scelte di chi governa il Paese – dice Schlein-. Siamo stati i primi a ricevere una informativa urgente a Piantedosi e non abbiamo ancora ricevuto risposte. Nessuno ha ritenuto di rispondere, hanno fatto un Consiglio dei ministri a Cutro chiusi dentro, senza nemmeno dare omaggio alle vittime e ai loro familiari, come invece ha fatto il presidente Mattarella. A destra sono deboli con i forti e forti con i deboli, non hanno il coraggio di dire ai loro alleati in Europa, come Orban, che non si può volere i benefici dell’Ue se non se ne condividono le responsabilità».
Così questa mattina Elly Schlein, neo segretaria del Pd all’Assemblea del Pd, che poi ha eletto Stefano Bonaccini presidente e Michele Fina tesoriere.
In rapida sintesi, riservandoci di approfondire ulteriormente, raccogliamo alcuni suoi spunti presentati oggi.
Politica migratoria. Abolizione della Bossi Fini:
“Insieme possiamo fare tante cose, se avremo coraggio, abbiamo una grande responsabilità, dobbiamo proporre un’altra politica migratoria: non rifinanzieremo mai più la guardia costiera libica, perché viola i diritti fondamentali. Dobbiamo abolire e riscrivere quella pessima legge che porta il nome di Bossi e di Fini, prevedendo vie legali sicure per l’accesso. Vorrei che si facesse una battaglia per cambiare il regolamento di Dublino e che interrompesse la battaglia folle contro le Ong. Serve una mare nostrum europea che riconosca l’umanità di chiunque si metta in viaggio, come dicono i trattati internazionali”.
Italiani senza cittadinanza:
“Siamo al fianco degli italiani di nuova generazione, per una legge che dica che se sei nato e cresciuto qui sei italiano. Nessuno può toglierti il diritto di sentirti a casa tua. La società più sicura è quella che non discrimina, non marginalizza, non lascia indietro nessuno”.
Due punti cardine, Scuola pubblica e laica e Sanità pubblica universalistica:
“Dobbiamo occuparci del crescente “disagio” psicologico fra i giovanissimi e non solo, dopo anni di pandemia”.
Intelligenza collettiva:
“Serve una identità chiara, vicina, empatica, coerente, serve una nuova intelligenza collettiva”.
Pace non è una parolaccia:
“La pace non è una parolaccia per noi a sinistra deve essere un’aspirazione quotidiana, una mobilitazione costante. Ma deve essere una pace giusta. Non si può essere equidistanti da chi è stato aggredito e da chi ha aggredito. Dobbiamo continuare a sostenere in modo pieno il popolo ucraino che ha diritto di difendersi, dobbiamo continuare a sostenerlo, ma accanto a questo dobbiamo chiedere un protagonismo più forte all’Ue per uno sforzo politico e diplomatico”.
Giustizia climatica e sociale:
“Non abbiamo più tempo. Ha ragione la mobilitazione di chi chiede nelle piazze di agire con urgenza contro l’emergenza climatica. Dobbiamo essere in prima linea per una legge contro il consumo di suolo, abbiamo cementificato troppo. Serve un grande piano industriale verde, investire nella trasformazione ecologica”.
Lavoro:
“Abolizione del Jobs Act. Serve una legge sulla rappresentanza che spazzi via i contratti pirata, accanto a questo il salario minimo. Ci siamo confrontati con il segretario Cgil Landini e sulla sicurezza sul lavoro va fatto un grande lavoro di prevenzione.
Incontrerò gli altri sindacati. Il tema della partecipazione è importante, anche sui luoghi di lavoro, non solo in politica. Dobbiamo scrivere le nuove tutele sul lavoro digitale, non è possibile che ci siano categorie che escono di casa per andare a lavorare senza assicurazione e senza tutele per la malattia. Il reddito di cittadinanza ha impedito a milioni di persone di scivolare verso la povertà e non capiamo perché questo governo si stia accanendo contro i poveri”.
Fisco:
“Sulla riforma fiscale del governo Meloni dobbiamo lavorare molto, faremo muro, perché aumenta le diseguaglianze, invece noi siamo per la progressività. Difenderemo opzione donna per estenderla”.
Autonomia differenziata:
“Ci opporremo con grande forza al disegno di Calderoli sull’autonomia differenziata. Ci opporremo con grande forza perché non c’è riscatto dell’Italia se non c’è il riscatto del Sud. Rimettiamo al centro il diritto alla casa e all’abitare, più sostegno per l’affitto, per le case popolari, tenere insieme questione climatica e sociale. E ci opporremo con forza a questo disegno pericoloso di Calderoli perché vuole dividere un Paese che deve essere ricucito”.
Lotta alla mafia:
“Il Pd è un presidio permanente e di contrasto ad ogni infiltrazione della mafia nell’economia, nella società e nella politica, c’è ancora una grande questione morale da affrontare nel nostro Paese. Servono strumenti di trasparenza e contrasto, per avere regole ferree” anche in Ue, basta con le porte scorrevoli”.
Classe dirigente del partito:
“Bisogna rinnovare il gruppo dirigente, ma stiamo già cambiando, ci sono tante giovani donne e uomini che sono entrati in questa assemblea. Facciamolo, avendo però l’ambizione non di un vuoto nuovismo, ma quella di creare nuovi ponti intergenerazionali”.
Tesseramenti:
“Non vogliamo più vedere irregolarità sui tesseramenti, abbiamo dei mali da estirpare, non vogliamo più vedere capibastone vari. Su questo dovremo lavorare tanto insieme, ne va della credibilità del Pd, su cui non sono disposta a cedere di un millimetro”.
No all’uomo o alla donna sola al comando:
“Non basta una nuova segretaria, dobbiamo farlo insieme, non ho mai creduto nell’uomo o nella donna sola al comando, ora poi che ce n’è una a palazzo Chigi. Serve un’identità chiara, prossima, vicina, coerente comprensibile. È l’occasione per provare a ricucire i fili, per essere una casa aperta ed accogliente”.
Presidenzialismo:
“Dobbiamo essere insieme per contrastare il presidenzialismo voluto dalla destra, lo faremo con proposte alternative”.