Dopo la mossa di Salvini sulla Liberazione, l'ultima puntata della farsa inizia con le dichiarazioni del presidente della Camera, il leghista Lorenzo Fontana. Ma il 25 aprile, per questi, è solo un altro scalpo da portarsi a casa. Tanto per avere un'idea del valore che gli danno

No, non abbiamo visto ancora tutto quello che c’è da vedere di questo governo che ogni giorno scivola qualche centimetro più giù, sondando gli inferi che proprio nel giorno del 25 aprile si ricordano. L’ultima puntata della farsa inizia con le dichiarazioni del presidente della Camera, il leghista Lorenzo Fontana, in un’intervista per il Corriere della Sera. «Sono pienamente antifascista. – dice Fontana – Il 25 Aprile? La Resistenza è patrimonio nazionale».

Lorenzo Fontana, nonostante ultimamente abbia scelto di sommergersi per salvarsi, è lo stesso che nel 2016 su Twitter così diceva «Porto volentieri il mio saluto agli amici di Alba Dorata per il loro congresso. (…) è un momento difficile, so che bisogna combattere, so che voi siete dei combattenti e assieme a noi sono convinto che riusciremo a rilanciare questa Europa».  Alba Dorata, partito neonazista greco è stato giudicato dalla Corte di Atene nel 2020 come una “associazione criminale” e sciolto. A maggio del 2017 in un video sulla sua pagina YouTube (poi rimosso) diceva: «Vogliamo un’Europa dove il matrimonio sia tra una mamma e un papà e i bambini vengano dati a una mamma e un papà! Le altre schifezze non le vogliamo neanche sentir nominare. Quando vi dicono che siete razzisti…fascisti…brutti e cattivi…ricordatevi che lo fanno perché i mass media sono in mano alle grosse potenze economiche, perché i mass media hanno paura di voi».

Aprile 2018, intervista al sito Rossoporpora, il leghista Fontana disse frasi così: «La sostituzione etnica è una scelta del tutto sbagliata, perché porta a un annacquamento devastante dell’identità del Paese che accoglie. Sono stato a Bruxelles per quasi nove anni. È una città fatta in larga parte da immigrati, con una presenza islamica del 30%… I quartieri ‘islamici’ sono popolati tra l’altro da seconde generazioni definite ‘europee’, ma che in realtà non condividono nulla di quanto attiene alla nostra civiltà». «Penso che l’accoglienza massiccia dei migranti sia anch’essa parte del progetto di una società fluida, debole dunque al suo interno, destinata a essere manipolata e guidata dall’esterno». «Sono stato favorevolmente impressionato da tante dichiarazioni di Putin». «Le sanzioni contro la Russia sono parte dello scontro in atto in tutto il mondo tra globalisti e identitari». «Credo che le élites che governano l’Unione europea abbiano un mandato preciso, quello di distruggere la famiglia, che è la cellula della comunità e dei popoli. Vogliono creare un’Europa con cosiddette famiglie di altro genere, diverse da quella naturale».

A molti non è sfuggito che l’endorsement di Fontana per il 25 aprile arrivi poco dopo la mossa di Matteo Salvini che ha dichiarato: «il 25 aprile celebrerò la Liberazione del nostro Paese». Che è successo? Un improvviso rinsavimento? No, no, nulla di tutto questo. Semplicemente la Lega ha deciso di approfittare delle parole di Ignazio La Russa per martellare gli alleati di Fratelli d’Italia. Logoramento politico interno, uno dei vizi intramontabili di Salvini: occupare ogni spazio lasciato scoperto da Giorgia Meloni per coprire una nuova area e inseguire nuovi voti. Non è nemmeno politica, è politicismo che se ne frega dei temi e dei valori sul tavolo. Salvini l’ha fatto su Draghi, sul Ddl concorrenza, sul decreto Cutro, sul Ponte che prima era una schifezza e ora è una priorità, sui meridionali che prima erano peste e poi oro.

Il 25 aprile, per questi, è solo un altro scalpo da portarsi a casa. Tanto per avere un’idea del valore che gli danno.

Buon lunedì.

Autore, attore, scrittore, politicamente attivo. Racconto storie, sul palcoscenico, su carte e su schermo e cerco di tenere allenato il muscolo della curiosità. Quando alcuni mafiosi mi hanno dato dello “scassaminchia” ho deciso di aggiungerlo alle referenze.