Ci è ricascato, di nuovo. Il ministro Francesco Lollobrigida, a margine degli “Stati generali della Natalità” torna a parlare di etnia, incurante di averci già fatto una pessima figura: “Credo che sia evidente a tutti che non esiste una razza italiana, è un falso problema quello di immaginare un concetto di questa natura. Esiste però una cultura, un’etnia italiana, che la Treccani definisce ‘raggruppamento linguistico-culturale’, che in questo convegno si tende a tutelare“.
Il ministro insiste con i giornalisti. ”Noi parliamo di cercare di avere una prosecuzione della nostra identità culturale, della quale io sono orgoglioso. Abbiamo un incremento demografico di 75 milioni di persone l’anno – ha aggiunto Lollobrigida – quindi la popolazione del mondo cresce e tanti di quelli che nascono nel mondo vorrebbero venire a vivere in Italia. Allora perché preoccuparsi delle nascite in Italia? Se la risposta è di incrementare la natalità è per ragioni legate alla difesa di quella appartenenza a cui molti di noi sono legati – io in particolare con orgoglio – la cultura italiana, il ceppo linguistico, il modo di vivere. Così come credo siano orgogliosi tutti i popoli”.
Ad aprile il ministro aveva detto “le nascite non si incentivano convincendo le persone a passare più tempo a casa perché così si intensificherebbero i rapporti – disse – Il modo migliore è quello di costruire un welfare che permetta di lavorare e di avere una famiglia e non possiamo arrenderci all’idea della sostituzione etnica, per cui gli italiani fanno meno figli e li sostituiamo con qualcun altro”. Gli avevano fatto notare che si tratta delle stesse teorie dei cospirazionisti di estrema destra autori di stragi negli ultimi anni. Si scusò. Spiegò di avere peccato di ignoranza e non di razzismo.
Ieri ha perseverato nel peccato, qualunque sia.
Buon venerdì.