In Italia fenomeni meteorologici che provocano vittime e gravi danni ambientali ed economici sono aumentati di sei volte. Christian Mulder: «Dobbiamo per forza evitare che la temperatura cresca di ulteriori 1,5 gradi»
«Una volta esistevano davvero le quattro stagioni, ma da un decennio sono scomparse. Qui abbiamo dovuto irrigare i terreni fino a gennaio a causa della siccità. Per questo adesso non abbiamo più acqua nonostante in questo maggio folle piova praticamente ogni giorno. Così è impossibile fare il nostro mestiere». È il grido di aiuto di Antonino Scuto, imprenditore agricolo da più di mezzo secolo nella - un tempo fertilissima - piana di Catania, alle pendici dell’Etna. Da Nord a Sud infatti il Bel Paese è “sconvolto” da quelli che i meteorologi chiamano eventi climatici estremi. Bombe d’acqua, trombe d’aria, intensi periodi di siccità e caldo estremo stanno mettendo a dura prova persone e imprese, dall’agricoltura al settore turistico. Secondo l’ultimo rapporto della l’Agenzia europea dell’ambiente (Eea) i fenomeni meteorologici estremi in Europa, in quasi mezzo secolo, hanno ucciso 195mila persone e causato perdite economiche per oltre 560 miliardi di euro e le proiezioni sul futuro non sembrano dare buoni auspici.

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