Nell’Unione europea avanza il fronte delle destre ostili alle misure per contrastare il cambiamento climatico. I partiti conservatori e reazionari escono rafforzati nel voto in Germania e in Grecia, mentre in Spagna, alle elezioni di luglio, si profila la minaccia dei neofranchisti di Vox
Nelle trincee insanguinate in Ucraina sta naufragando il progetto europeo della transizione ecologica. Vedere andare in fumo anche questo piccolo segnale in controtendenza preoccupa, e non poco. Anche perché non è proprio il momento migliore per vedere fallire anche questo tentativo. Sul mondo si stanno abbattendo oltre alle guerre una grande quantità di eventi estremi senza precedenti. Inutile elencarli, li riassume tutti una notizia che viene da quella che fu la freddissima Alaska, dove si è giunti alla temperatura record di oltre 30 gradi Celsius. Al di là della realtà che stiamo vivendo fu comunque positivo, che uno dei continenti a capitalismo avanzato, l’Europa, lanciasse un sasso nello stagno del generale “far nulla” delle altre cosiddette grandi potenze come Stati Uniti e Cina che insieme all’India mandano in atmosfera gran parte delle emissioni climalteranti.
Questo articolo è riservato agli abbonati
Per continuare la lettura dell'articolo abbonati alla rivista
Se sei già abbonato effettua il login