Vi ricordate quando Giorgia Meloni durante un comizio parlò delle tasse come "pizzo di Stato"? Dicevano che si era "espressa male" e che i giornalisti avevano strumentalizzato. Invece avevamo capito benissimo

“Mercoledì saranno incardinate due proposte di Forza Italia al Senato per risistemare le città, e all’interno di questo progetto che dovrebbe portare anche alla riduzione delle emissioni si può vedere di inserire qualche aggiustamento per piccole cose fatte in violazione delle legge”: sono le parole del ministro Antonio Tajani, Forza Italia, che rilanciano l’idea del condono edilizio lanciata da Matteo Salvini. Leggendole bene si vede anche la strategia: buttarla sul green. Poiché in fondo si vergognano anche loro di quello che vorrebbero fare l’ambientalismo gli torna utile.

Ieri il governo ha tirato dritto anche sulla sanatoria per commercianti e autonomi che abbiano violato gli obblighi di certificazione dei corrispettivi e di conseguenza presentato dichiarazioni dei redditi falsate: un “ravvedimento operoso” con il quale chi tra gennaio 2022 e il 30 giugno 2023 si è reso responsabile di errori e omissioni in materia trasmissione telematica dei corrispettivi giornalieri all’Agenzia delle entrate e dunque versamenti insufficienti potrà tornare in regola versando imposta, interessi e sanzione ridotta da un decimo di quella ordinaria a un quinto di quella minima. Con il vantaggio che si riduce via via che aumenta la distanza tra pagamento omesso e regolarizzazione.

Vi ricordate quando Giorgia Meloni durante un comizio parlò delle tasse come “pizzo di Stato”? Dicevano che si era “espressa male” e che i giornalisti avevano strumentalizzato. Invece avevamo capito benissimo.

Buon martedì.

Autore, attore, scrittore, politicamente attivo. Racconto storie, sul palcoscenico, su carte e su schermo e cerco di tenere allenato il muscolo della curiosità. Quando alcuni mafiosi mi hanno dato dello “scassaminchia” ho deciso di aggiungerlo alle referenze.