Dal genio del musicista sono nate nuove forme di elettronica dal vivo, installazioni sonore, strumenti musicali virtuali e non solo. La Biennale musica di Venezia lo premia il 19 ottobre
Miller Puckette è una vera autorità nel campo della musica elettronica. La sua esperienza di applicazione di modelli matematici ed informatici ha fatto sì che diversi aspetti della musica contemporanea potessero essere praticabili grazie anche alla creazione di piattaforme come Pure Data. Il suo lavoro è alla base di tanta musica elettronica dal vivo, di installazioni sonore ed è stato usato per creare strumenti musicali virtuali, elaborare suoni in tempo reale nelle performance strumentali, generare suoni digitali e composizioni per computer. Il 19 ottobre riceverà l’ambito Leone d’argento alla carriera alla Biennale Musica di Venezia 2023. Left lo ha incontrato.
Mister Puckette ci può spiegare come applica la matematica alla musica?
Non saperei come spiegarlo, a dire il vero. Alla base c’è l’intuizione che certe pratiche musicali usino analoghe abitudini di pensiero che sono usate anche in matematica. Tuttavia il vero lavoro di fare musica di solito non sembra essere molto matematico. Ho sfruttato la mia formazione matematica in vari modi nella progettazione di algoritmi per generare ed elaborare suoni musicali, ma non credo che quel tipo di lavoro possa essere considerato di per sé fare musica. È più come costruire uno strumento musicale.
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