Dopo Zerocalcare anche Amnesty Italia ha comunicato che non parteciperà al Lucca Comics&Games 2023. “Il patrocinio dell’ambasciata israeliana al Lucca Comics ci spinge a rinunciare alla nostra presenza”, ha scritto l’associazione sul suo profilo X. “Comprendiamo sia prassi consolidata il patrocinio di ambasciate dei Paesi di provenienza degli artisti che realizzano l’immagine del festival ma non possiamo ignorare che le forze israeliane stanno incessantemente assediando e bombardando la Striscia di Gaza, con immani perdite di vite civili”, spiega.
Nella furia bellicista gli stessi che avrebbero voluto vietare ai gatti russi di partecipare alle esposizioni feline si sono strappati i capelli per la decisione di Amnesty, polarizzando uno scontro che inevitabilmente darà al mondo i suoi frutti marci, aumentando ancora di più il reciproco odio.
Tra le conseguenze orribili della furia bellicista c’è la riabilitazione degli ipocriti se sono utili alla causa e così il ministro alle Infrastrutture Matteo Salvini si sente legittimato perfino nel dare patenti di razzismo. Il leader della Lega assicura di “razzismo” Amnesty pochi giorni dopo avere contestato la scelta di Zerocalcare annunciando che sarebbe andato alla manifestazione, probabilmente per fare un disegnino del Ponte sullo Stretto.
Il punto è che l’esperto di razzismo è proprio Salvini. Come ha ricordato il portavoce di Amnesty Riccardo Noury. E già condannato per avere violato la legge Mancino per un coro contro i napoletani: una persona che discrimina i meridionali e dà patenti di razzismo è la fotografia del momento. Ed è un momento buio.
Buon lunedì.