La Cedu ha ordinato al Governo italiano di trasferire un minore di 15 anni trattenuto dall’inizio di ottobre nel centro di Restinco. In Italia sono innumerevoli le situazioni di mancata tutela e illegittimo trattenimento di cui sono vittime i minori stranieri non accompagnati denuncia l'Asgi

È successo, ancora. La Cedu ha ordinato al Governo italiano di trasferire un minore di 15 anni trattenuto dall’inizio di ottobre nel centro di Restinco in provincia di Brindisi, in un adeguato centro per minori non accompagnati. Lo ha reso noto l’Asgi (Associazione per gli Studi Giuridici sull’Immigrazione), specificando che la decisione “si aggiunge alla lunga serie di sentenze della Corte Europea per i Diritti Umani e le Libertà fondamentali contro l’Italia”. Con la decisione cautelare del 19 dicembre, la Corte “ha specificato che tale nuovo centro dovrà garantire al minore i diritti sino ad oggi negati tra cui tutta l’assistenza necessaria, compreso, a titolo esemplificativo, il rilascio di validi documenti di identificazione, il collocamento in condizioni compatibili con l’articolo 3 della Convenzione, l’accesso alle procedure legali e amministrative pertinenti, la nomina di un tutore. Inoltre ha deciso di dare priorità all’esame del ricorso di merito”, spiega l’Asgi in una nota. 

“A fronte della natura sistemica delle violazioni riscontrate, ricordiamo che Asgi – prosegue il comunicato – lo scorso 6 novembre ha inviato una comunicazione al comitato dei Ministri del Consiglio d’Europa che deve supervisionare l’attuazione delle sentenze della Cedu, elencando le innumerevoli situazioni di mancata tutela e illegittimo trattenimento di cui sono vittima i minori stranieri non accompagnati in Italia. Situazione destinata ad ulteriormente aggravarsi anche alla luce dell’entrata in vigore delle misure previste dal d.l. 133/2023, convertito con modificazioni in L. 173/2023 del 1.12.2023 e dell’ulteriore rischio che, a seguito di procedure superficiali, siano identificati come maggiorenni coloro che, invece, sono minori di età”.

Buon venerdì. 

Autore, attore, scrittore, politicamente attivo. Racconto storie, sul palcoscenico, su carte e su schermo e cerco di tenere allenato il muscolo della curiosità. Quando alcuni mafiosi mi hanno dato dello “scassaminchia” ho deciso di aggiungerlo alle referenze.