In molti sono rimasti orfani, tanti sono spariti, mentre circa 800 sono rimasti uccisi. Secondo le autorità ucraine 20mila sono stati portati in Russia, mentre la maggior parte di quelli che ancora vivono nel Paese non hanno più avuto una vita normale e scuola. Il racconto dell'attivista e scrittrice Claudia Conte che li accoglie in Italia

Ancora missili su Kharkiv, ucciso un bambino di due mesi, riportano freddamente le agenzie. Non si ferma la scia di sangue in Ucraina. A due anni dell’invasione di Putin, il bilancio è sempre più drammatico specie per quel che riguarda i civili. Per cercare di tracciare un quadro della. situazione attuale abbiamo rivolto qualche domanda a Claudia Conte, che collabora con l’associazione Memoria viva, attivista per i diritti umani e scrittrice più volte è stata in Ucraina e nei prossimi giorni sarà a Firenze con un gruppo di bambini ucraini per una iniziativa pubblica con il sindaco Nardella.

Dopo tutti questi mesi di conflitto si è abbassata l’attenzione dei media italiana ma, avverte la giornalista e attivista non dobbiamo perdere di vista la gravità della situazione. «Sono già circa 800 i bambini uccisi. In questi mesi di guerra in Ucraina, 1.700 bambini sono stati colpiti gravemente a causa delle incessanti ostilità», tantissimi gli orfani, anche se al momento è impossibile quantificarne il numero con certezza. Quello che sappiamo, e che preoccupa molto, è che tanti sono spariti. «Le autorità ucraine hanno documentato che circa 20mila bambini sono stati portati in Russia negli ultimi due anni. Kiev ritiene che il numero reale sia probabilmente 10 volte superiore, mentre i funzionari russi si sono addirittura vantati di aver trasferito in Russia 700mila bambini ucraini», dice Conte.  Intanto i ragazzini rimasti in Ucraina sono stati privati della loro vita normale e del diritto allo studio. «Molti di loro già non erano potuti andare a scuola a causa della pandemia. Già prima dell’invasione c’era un grave problema. Con la guerra – continua Claudia Conte – in alcune zone è impossibile frequentare anche online».

In questa immane tragedia, l’unico dato che fa sperare è stata l’accoglienza che i civili ucraini hanno avuto in Paesi europei. «Attualmente più di 4,2 milioni di persone provenienti dall’Ucraina beneficiano del meccanismo di protezione temporanee – ci ricorda l’attivista -. Polonia, Germania, Paesi scandinavi poi Italia Francia Spagna li hanno accolti». E in Italia  quale è la loro situazione? « Al momento sono circa 180mila i profughi dall’Ucraina entrati in Italia, parlando di minori. L’86% dei nuclei familiari immagina che la propria permanenza in Italia sarà a medio o lungo termine. Tra i minori in età scolastica arrivati dall’Ucraina, il 21% non frequenta la scuola. Questi sono i dati in mio possesso». Intanto, per iniziativa di Memoria viva e della scrittrice Claudia Conte, arriva in Italia  un gruppo di visitatori davvero “speciali”: orfani di Kharkiv e vittime della guerra in Ucraina, mentre sono passati quasi due anni da quel terribile 24 febbraio 2022 .«Dall’8 al 13 febbraio saranno a Ivrea per partecipare allo storico Carnevale della città piemontese – racconta Conti -, per poi successivamente essere ospiti a Firenze dove saranno accolti dal sindaco Dario Nardella a Palazzo Vecchio mentre, dal 20 al 25 febbraio, saranno in Versilia per il Carnevale di Viareggio».