Ogni epoca ha celebrato sé stessa come la vetta del pensiero e della realizzazione umana.
Alcuni popoli e i loro re hanno celebrato sé stessi come coloro che hanno realizzato le società ideali. Tanti pensatori hanno osservato e pensato e teorizzato la verità dell’essere umano e conseguentemente sulla società in cui esso deve vivere. Tanti esseri umani, persone comuni, sono state influenzate da queste idee. Tanti si sono incontrati e amati tra loro, tanti altri si sono scontrati e uccisi tra loro, nella maggioranza dei casi perché qualcun altro diceva loro di farlo.
Per millenni le possibilità umane di modificare il reale sono state limitate all’espressione della forza umana e animale, ponendo dei limiti alle possibilità di trasformazione della realtà. Il pensiero umano ha la caratteristica di poter vedere l’invisibile: può realizzare un’immagine di un oggetto quando l’oggetto non c’è più e poi far sparire quell’immagine senza perdere rapporto con l’oggetto che quell’immagine rappresenta. Cioè il pensiero umano può vedere l’essenziale, ciò che è dentro, nascosto dall’apparenza, ciò che accomuna cosa diverse, ciò che separa gli oggetti gli uni dagli altri, può immaginare di allontanare da sé ciò che è negativo. E con ciò inventa e crea ciò che non esiste nel mondo.
Questa possibilità di pensiero sulla realtà, di vedere al di là del visibile, ciò che è nascosto, ha definito nel corso di migliaia di anni una possibilità di costruire un linguaggio che può parlare e rappresentare la realtà materiale in maniera precisissima. La scienza vede la verità della realtà, sempre più in profondità ed ha elaborato un metodo di lavoro preciso, il metodo scientifico, per approfondire sempre di più questa conoscenza esatta della verità del mondo. La scienza non è altro che trovare una corrispondenza tra verità e realtà. Questo sviluppo, che è accelerato sempre più nel corso degli ultimi 4 secoli, ha portato a conoscere ogni aspetto della realtà, dall’infinitamente piccolo all’infinitamente grande. Ha permesso di conoscere e curare malattie mortali e di sviluppare tecnologie che ci hanno liberato da ogni fatica fisica che ha sempre caratterizzato la vita umana. L’essere umano ha eliminato il problema della sopravvivenza materiale e l’attività umana si è spostata per la massima parte in attività intellettuale, caratteristica peculiare e specificatamente umana.
Nel mondo moderno, in tutte le società avanzate, la gran parte della ricchezza è prodotta dal settore terziario, quello dei servizi. Il dominio e le conoscenze scientifiche e tecnologiche sono ciò che dà il potere del dominio su chi non controlla e gestisce tali tecnologie e conoscenze. Questo è certamente chiaro dalle prime fondamentali invenzioni che, tutte, hanno cambiato il corso della storia perché hanno dato a chi le possedeva un vantaggio competitivo inarrivabile. La storia recente non fa eccezione ma anzi semmai accelera e amplifica tale processo. È ovvio come la tecnologia legata alla conoscenza della struttura atomica della materia dell’inizio del XX secolo abbia dato alle potenze che la gestivano (e la gestiscono tuttora) il dominio pressoché totale del mondo con la bomba atomica. Ed è anche ovvio come la competizione internazionale tra potenze si sia sempre più spostata sull’avere il controllo sempre più profondo di scienza e tecnologia. Perché quella potenza, scientifica e tecnologica, significa potenza economica e potenza militare e quindi controllo sugli altri. Qual è allora la prospettiva attuale e futura per quello che riguarda il dominio scientifico e tecnologico? La domanda non ha una risposta ma credo si possano mettere in evidenza alcuni fenomeni molto interessanti.
In particolare, io penso che due tecnologie saranno assolutamente dirompenti nel prossimo futuro, molto più di quanto già non lo siano: la rete internet e l’intelligenza artificiale. La rete esiste ormai da almeno 40 anni. Oggi permette a chiunque, anche a chi ha minori possibilità economiche, di avere accesso ad informazioni da ovunque nel mondo nei formati più diversi. Se da una parte è evidente una possibilità di manipolazione delle informazioni, d’altra parte vediamo quante possibilità ci sono per ognuno di noi di sapere di altre persone che sono lontane e che vivono in modo diverso da noi. Ma che sono anch’essi esseri umani come noi. Chiunque può seguire lezioni e corsi o accedere a testi ed enciclopedie che racchiudono la conoscenza di migliaia di anni storia, per lo più gratis. È qualcosa di mai visto prima nella storia. Una biblioteca universale che permette a chiunque di accedere alla gran parte della conoscenza umana di migliaia di anni.
L’altra grande rivoluzione è quella dell’intelligenza artificiale, una tecnologia che esiste da molti anni ma che solo recentemente è diventata di dominio pubblico grazie ai modelli di linguaggio artificiale.
In questo caso io penso che la grande rivoluzione sarà non tanto nelle possibilità che l’intelligenza artificiale dà a chi la usa, ma del fatto che la IA dimostrerà che tutta una serie di idee sul pensiero umano, sono del tutto sbagliate. Un esempio semplice e lampante è il fatto che le IA generative come Chat Gpt, visto il modo come hanno “appreso” il linguaggio e anche la loro capacità di tradurre da una lingua ad un’altra senza che questa capacità sia stata loro insegnata tramite regole di grammatica o con la codificazione di una sintassi, rende chiaro come l’idea del linguaggio come realtà preesistente, pre-codificata nel cervello umano, idea sostenuta tra gli altri da Noam Chomsky, sia completamente sbagliata.
Non esistono idee innate negli esseri umani e il linguaggio si sviluppa evidentemente in altro modo.
Così come è altrettanto evidente che queste macchine, per quanto intelligenti, non hanno volontà. Sono dei sistemi che rispondono a stimoli, anche molto complessi come una domanda testuale, e rispondono in modo più o meno complicato. Ma questo non vuol dire affatto che abbiano un pensiero autonomo e una volontà. Di fatto possono essere paragonati all’arco riflesso della rana. A strutture che reagiscono ad uno stimolo esterno ad esse. Anche questa è una caratteristica che mette in evidenza come il pensiero umano sia del tutto diverso, perché noi invece abbiamo una volontà e abbiamo la possibilità di pensare e creare, per esempio un disegno o un testo scritto, senza la necessità di uno stimolo esterno.
Finché il sistema politico sociale si baserà solo su un pensiero di esistenza esclusivamente con fini materiali, di sopravvivenza e di accumulazione, anche a scapito degli altri, la conoscenza scientifica e tecnologica verrà sfruttata per finalità di dominio sugli altri. Ma io credo che siamo arrivati ad un livello di possibilità tali per cui saremo costretti a realizzare che c’è altro e che dobbiamo vedere l’invisibile nascosto dentro noi stessi, senza preconcetti religiosi o paure dello sconosciuto.
La paura dell’intelligenza artificiale è la paura di Olimpia, l’automa de l’Uomo della sabbia di Hoffmann. Ma non può esistere e non potrà mai esistere un automa come Olimpia: esso è la rappresentazione di una mente umana che ha perso gli affetti e non ha nulla a che fare con le intelligenze artificiali o i computer. Sono convinto che sarà una rivoluzione dal basso, una conoscenza e una consapevolezza diffusa che gli esseri umani sono uguali in tutto il mondo e di una diversità totale rispetto agli animali e alle mirabolanti tecnologie che verranno sviluppate. È necessaria una consapevolezza, una conoscenza che sia sapienza di sé stessi e degli altri. La realizzazione di un pensiero naturale con cui nasciamo tutti, lo si vede bene nei bambini: e cioè che gli esseri umani sono gli stessi in ogni parte del mondo.
Verrà poi il tempo di scoprire che da tanti anni c’è una scoperta e una scienza che spiega questa uguaglianza che è nella nascita, che spiega che per tutti alla nascita si è realizzato un pensiero come reazione della realtà biologica allo stimolo della luce, mai visto prima. La specificità umana è proprio in questa reazione che si realizza come fantasia di sparizione verso il mondo non umano, il che significa un pensiero di rapporto con ciò che non è non umano, ovvero l’altro essere umano.
Noi siamo per il rapporto con gli altri, non per il dominio sugli altri. È questa la Politica e la Sinistra che dobbiamo cercare di realizzare.
Noi siamo per il rapporto con gli altri, non per il dominio sugli altri. È questa la Politica e la Sinistra che dobbiamo cercare di realizzare