Matteo Salvini e Giorgia Meloni per anni hanno concimato l’idea che un miliardario americano (di cui non dimenticavano mai di sottolineare l’origine ebrea) George Soros decidesse le sorti del mondo con i suoi fantamiliardi favorendo l’immigrazione clandestina per rovesciare le democrazie europee.
I loro più fervidi seguaci propugnano tutt’oggi questa ipotesi, soprattutto su quella latrina che è diventata l’ex Twitter ora X. Nessuno è mai riuscito a spiegarci perché Soros avrebbe scelto come hobby quello di boicottare Lega e Fratelli d’Italia ma questo sembra non interessare a chi lamenta “le ingerenze di un miliardario” nel placido sovranismo italico.
Un miliardario americano di origine sudafricana, Elon Musk, con i suoi soldi ha comprato il social X trasformandolo in un contenitore di propaganda e di ingerenza politica. Padrone dell’algoritmo il miliardario Musk sfrutta la sua vasta eco per rilanciare calunnie, millanterie e rutti sui sistemi democratici del mondo (ieri contro il sistema giudiziario italiano).
Musk è la dimostrazione di come denaro e social rendano un soggetto ricco anche un soggetto politico, alla faccia del “popolo”, della “democrazia” e di un altro paio di concetti su cui si poggiano le democrazie liberali occidentali.
Meloni e Salvini in questo caso tacciono, anzi addirittura gongolano. Di Musk e di Trump hanno detto che sono il simbolo della “vittoria del popolo sulle élite”. E questo è tutto quello che c’è da dire sull’attuale momento storico.
Buon mercoledì.
Nella foto: Giorgia Meloni e Elon Musk (fb ufficiale G.Meloni)