Il musicista e cantautore Marco Calderano ha pubblicato il suo secondo album da solista come Antihero. The Deepest Sea raccoglie le voci di artisti diversi. «Tutto parte - racconta - da una mia ricerca sulla chitarra acustica»
"Antihero” è il nome d’arte scelto da Marco Calderano, musicista e cantautore attivo sulla scena del cosiddetto rock indipendente sia in progetti individuali che con il gruppo ELLE, un trio con il quale ha già pubblicato due album di studio. Lo abbiamo incontrato in occasione dell’uscita di The Deepest Sea, il suo secondo lavoro da solista come Antihero, dopo l’esordio di Melodia plebea del 2022. Il nuovo album si muove di nuovo in un ambito intimo e minimalista, caratterizzato da un tappeto di chitarre acustiche sulle quali si innestano volta per volta le voci dei singoli cantanti, scelti con cura e diversi per ciascuna canzone. Domina su tutto un’atmosfera sospesa, spesso malinconica, arricchita dai calibratissimi interventi di elettronica e percussioni, realizzati, assieme alle parti di chitarra e piano, dallo stesso Calderano, e sottolineata dai suggestivi interventi della viola di Ambra Chiara Michelangeli. Quali sono le analogie e le differenze con il precedente album Melodia plebea? In Melodia plebea c’erano diversi brani scritti molto tempo prima che, anche a causa della pandemia, erano rimasti nel cassetto per un paio d’anni; sono stati poi rivisitati con una maggiore elaborazione degli arrangiamenti, grazie anche alla presenza di alcuni musicisti di area jazz. Viceversa questo nuovo lavoro è stato scritto di getto in un tempo relativamente breve e con un approccio ancor più “minimalista” con una precisa scelta dell’essenziale e del minimo ornamento.

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