«L’unico record del governo Meloni è il finanziamento della Sanità pubblica più basso di sempre, mentre spende miliardi per le armi e il ponte sullo stretto»

La sanità è in codice rosso. Non è l’allarmismo di un esponente dell’opposizione, ma la fondata preoccupazione di un medico e cittadino. È la realtà dei dati, a partire dal più drammatico: 4 milioni e mezzo di cittadini rinunciano ogni anno a curarsi. Per non indebitarsi rivolgendosi alla sanità privata, cui il governo non perde occasione per fare regali, mostrando il suo vero obiettivo: distruggere la sanità pubblica. Non a caso, la spesa “out of pocket”, quella a carico delle famiglie, è cresciuta nel 2023 di 3,8 miliardi. Con insopportabili differenze di accesso alle cure a seconda delle capacità economiche dei cittadini o della regione di provenienza. Divari che la destra vorrebbe rendere incolmabili con l’autonomia differenziata, una follia cui noi opponiamo la riforma del Titolo V della Costituzione per riportare la gestione della sanità sotto il controllo dello Stato. Rinunciano per non attendere fino a 468 giorni per una visita oculistica, fino a 526 giorni per un ecodoppler, fino a 480 giorni per una visita oncologica di controllo. Come si fa a chiedere di aspettare quasi un anno e mezzo per un appuntamento così delicato e urgente?

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