Ultimi preparativi per la 74esima Mostra Internazionale del cinema di Venezia, che dal 30 agosto al 9 settembre presenta un programma molto centrato sul cinema italiano ma anche con interessanti proposte internazionali, alcune delle quali toccano brucianti questioni che riguardano i diritti umani. Come Human Flow il film che l’artista cinese dissidente Ai Weiwei ha girato per due anni in varie parti del mondo, tra migranti e profughi. È un «percorso personale, un tentativo di comprendere le condizioni dell’umanità ai nostri giorni», ha dichiarato presentando il film: un’opera dedicata a 65 milioni di migranti e rifugiati costretti a lasciare la propria terra. Un’opera realizzata con un preciso obiettivo, affermare il valori umani universali, innegabili, eppure oggi disconosciuti da governi che si dicono democratici, come quelli di un’Europa che ad oggi è priva di corridoi umanitari.
«In questo momento di incertezza – ha sottolineato l’artista che fu picchiato quasi a morte dalla polizia cinese – più che mai abbiamo bisogno fiducia per l’altro diventando consapevoli del fatto che tutti siamo uno». Il film di Ai Weiwei sarà presentato a Venezia il primo settembre, sperando possa gettare un sasso di riflessione nella laguna accesa di riflettori internazionali.
Ecco un’anticipazione dell’opera:
Restando nel mondo dell’arte, a Venezia, il 2 settembre sarà presentato, in concorso nella sezione dei Venice Days – Giornate degli Autori anche il film Looking For Oum Kulthum, dell’artista visiva e regista iraniana Shirin Neshat, dedicato alla leggendaria cantante e ad anni cruciali della storia dell’Egitto. Da sempre attenta all’universo femminile Shirin Neshat è conosciuta per il raffinato lavoro artistico e fotografico, le difficili condizioni sociali delle donne all’interno del mondo islamico. Il mondo femminile, con i suoi drammi, le sue battaglie e la sua innegabile e drammatica bellezza ritorna al centro della sua ricerca attraverso la figura e il canto di Oum Kulthum. Per parlare di questo importante ritorno al festival del cinema dell’artista iraniana dopo il film Man without women l’abbiamo incontrata per una ampia intervista sul numerodi Left in edicola.
Ma addentriamoci ora nel programma, segnalando brevemente alcuni film che sulla carta potrebbero essere interessanti: a Venezia ci sarà Hirokazu Koreeda ( il regista di Ritratto di famiglia con tempesta) con The Third Murder , ci sarà anche la star George Clooney con Suburbicon, con cui realizza un progetto portato avanti per quasi dieci anni: un film tratto da una sceneggiatura originale di Joel e Ethan Coen, con un plot completamente folle com’è nello stile dei due fratelli: al centro c’è la storia kafkiana di una famiglia che abita nei sobborghi di una cittadina ( che si trova a dover affrontare di tutto dopo un’effrazione). Tra gli interpreti Julianne Moore, Josh Brolin e Oscar Isaac e Matt Damon, che ritroviamo anche in Downsizing, l’atteso film di Alexander Payne, che apre la Mostra.
Un altro divo e icona di un certo cinema “liberal” che sarà a Venezia è il messicano Guillermo Del Toro con The shape of water un fantasy con moltie imprevisti risvolti politici.
Ampia la partecipazione dei film francesi al festival di Venezia 2017 dove saranno presentati L’insulte di Ziad Doueiri, La villa di Robert Gueèdiguian, Mektoub, my Love:Canto uno di Abdellatif Kechiche ( il regista de La vita di Adele), Jusq’à la garde di Xavier Legrand.
E ancora guardando al programma generale dei film in corsa per il Leone d’oro, Lean on Pete di Andrew Haigh, M.Foxtrot di Samuel Maoz, Three billboards outside Ebbing, Missouri di Martin McDonagh, Jia nian hua (Angels wear white) di Vivian Qu,, Sweet country di Warwick Thornton, Ex libris – The New York public library di Frederick Wiseman, First Reformed del decano del cinema Paul Schrader.
Quest’anno è foltissima la presenza a Venezia di film italiani, con interpreti internazionali. In concorso ci sono The leisure seeker di Paolo Virzì con Helen Mirren e Donald Sutherland, Una famiglia di Sebastiano Riso con Micaela Ramazzotti, sceneggiato dallo scrittore Andrea Cedrola. Hannah di Andrea Pallaoro con Charlotte Rampling e Ammore e Malavita dei Manetti Bros . Altrettanti in gara a Orizzonti: Nico, 1988 di Susanna Nicchiarelli, Brutti e cattivi di Claudio Gomez con Claudio Santamaria, il film di animazione La gatta cenerentola di Alessandro Rak, Ivan Cappiello, Marino Guarnieri e Dario Sansone, infine, La vita in comune di Edoardo Winspeare). Fuori concorso ci sarà Il colore nascosto delle cose di Silvio Soldini e Stefano Solima porterà due puntate della sua serie per Netflix Suburra. E, ancora, tra gli eventi speciali è stato annunciato Casa d’altri, il corto che Gianni Amelio ha girato a Amatrice.