Ha sbagliato Di Maio. Ma come al solito ci metterà parecchio ad accorgersene. Si è affidato a Salvini (lui che guida il Movimento che diceva “mai con con nessuno”) che è la sintesi della vecchia politica con tutta la modernissima xenofobia che scuote l’Europa. Di Maio si è fidato di Salvini ha avuto bisogno di Salvini (perché no, non ha vinto le elezioni, appunto) e ci è cascato in pieno: davvero c’è qualcuno che pensa che Salvini non sappia benissimo che questa crisi di governo porterà il centrodestra a governare tranquillamente dopo le prossime elezioni (per la gioia di Berlusconi e soci)? Davvero c’è qualcuno che è convinto che se Salvini sarà il prossimo presidente del consiglio designato si impunterà su Savona (che non proporrà nemmeno)? Davvero c’è qualcuno che non ha capito che Conte serviva proprio per avere un premier debole da far cadere alla bisogna senza intaccare il proprio consenso? Non scherziamo, su. Ma non si preoccupi Di Maio: è già stato mangiato dal duo Di Battista-Grillo. Ma come al solito ci metterà parecchio ad accorgersene.
Ha sbagliato l’opposizione (ah sì, c’è un’opposizione?) che ha lasciato il campo libero per intere settimane e non ha trovato niente di meglio che parlare di spread per sventolare l’inefficienza del potenziale governo gialloverde. Aiutando così l’ipotesi dei poteri forti contro il governo del cambiamento l’opposizione è apparsa assente, solo in attesa di interventi d’altri e inevitabilmente ben poco attraente in occasione di prossime elezioni. Ascoltare poi lezioni di Costituzione da quelli che hanno provato a stravolgerla non è stato un gran spettacolo. Diciamo.
Ha sbagliato anche Salvini. Sì. Ma non se ne accorgerà nessuno. Incaponirsi su Savona (Mattarella avrebbe accettato Giorgetti che della Lega salviniana è un uomo di punta, per dire) è roba da bambini dell’asilo ed è un comportamento indicativo di un fallimento programmato. Ma non se ne accorgerà nessuno e sarà molto difficile riuscire a raccontarlo.
Berlusconi forse l’ha indovinata, ancora una volta. Alle prossime elezioni rischia di essere al governo (anche se appena sotto a Salvini) come un Conte qualsiasi ma con un curriculum molto più corposo e per niente inventato: corruzione, falso in bilancio e vicinanza agli uomini di mafia sono esperienze che contano, qui da noi.
Ha sbagliato Renzi. Ritirato per finta e fiero dei suoi errori giudicati dagli elettori. Ma gli elettori sono cretini, dicono i suoi. E tra qualche mese andranno dai cretini a richiedere il voto. Pensa te.
Alla fine che succede? Succede che oggi al Colle sale Carlo Cottarelli, un economista, perché qui da noi è l’economia che governa la politica mica il contrario.
E Salvini gode.
Avanti così.
Buon lunedì.