Era prevedibile, era previsto, è successo. La lotta contro il reddito di cittadinanza continua imperterrita avvalendosi dei soliti cliché e le notizie di Ferrari, yacht e altro hanno dato una bella spinta per rinvigorire l’opera di scassamento del sussidio a favore dei poveri.
Sia chiaro, il tema non è nemmeno il reddito di cittadinanza, questi semplicemente odiano i poveri al posto di odiare la povertà e non riescono a sopportare che una quota di denaro pubblico possa finire in mano agli indigenti sottraendola alle imprese. Il gioco è tutto qui: credono nella teoria del gocciolamento (diamo i soldi alle imprese poi qualche briciola resterà a terra per tutti) ma non hanno il coraggio di dichiararlo apertamente e quindi deviano su indignazioni cicliche contro il reddito di cittadinanza.
Eppure questa storia del tizio in Ferrari che percepisce il reddito di cittadinanza è talmente fragile che si smonterebbe in un secondo: possibile che non sia evidente che non si comprano Ferrari con l’assegno dello Stato? Possibile che non ci si renda conto che il tizio con la Ferrari che rientra nei parametri della povertà è molto più gravemente un evasore? Possibile che non sia chiarissimo che il furto allo Stato, quel fatidico percettore di reddito di cittadinanza seduto su una Ferrari, sta tutto nei soldi non versati al fisco? No, niente.
Stessa cosa per i mafiosi: ma davvero siamo talmente in geni da accettare di scandalizzarci per il reddito di cittadinanza e non per un’appartenenza criminale? Che pensano i nostri geni liberisti di destra e di simulata sinistra? Che i mafiosi redigano regolare denuncia dei redditi? Dai, davvero, è una roba da non credere.
Che il dibattito sul reddito di cittadinanza sorvoli temi di inaudita gravità è qualcosa che fa esplodere il cervello. I furbetti della legge 104 (che prevede permessi e congedi straordinari retribuiti ai lavoratori con disabilità grave ed ai familiari che prestano assistenza) vengono stanati quasi quotidianamente. Avete mai sentito qualche cretino che proponga di abolirla? Ma lo capite il giochetto?
Questi odiano il reddito di cittadinanza come odierebbero qualsiasi altra misura di contrasto alla povertà perché sono classisti. Tutto qui. Provate a pensarci: come rispondereste a un politico che propone l’abolizione del semaforo rosso perché ci sono troppi furbetti che non aspettano il verde? E soprattutto, avete mai sentito qualcuno proporre un’altra misura di un altro tipo?
Forse sarebbe il caso di uscire da questa narrazione benpensante. Dal 2019 sono stati controllati 161.868 percettori e sono state scovate 11mila irregolarità per un danno stimato di 97 milioni di euro. Solo nell’anno 2019 sono state ispezionate 142mila aziende e ne sono state trovate 99mila irregolari per un danno stimato di 1 miliardo e 270 milioni di euro. Le vedete le proporzioni?
Come sottolinea giustamente Simone Fana con questo governo siamo al ritorno alla Fornero, alla liberalizzazione del contratto a termine, alla coercizione al lavoro per i percettori del RdC, ai contributi a pioggia alle imprese, indipendentemente dalla qualità del lavoro: davvero non abbiamo altro di cui occuparci?
Buon venerdì.