In Italia un pezzo di protagonismo in queste ultime elezioni amministrative lo hanno conquistato sul campo le liste a carattere civico, ecologista e femminista in giro per l’Italia. Dall’esperienza di Sinistra Ecologista a Torino a Milano Prossima, da Napoli Solidale Socialista, Civica e Ecologista all’esperienza della Coalizione civica per Bologna coraggiosa ecologista solidale.
Anche nella capitale la lista di Sinistra Civica Ecologista ha conseguito risultati importanti al livello cittadino e municipale.
Si tratta di esperienze che hanno contato ai fini del risultato della coalizione, che hanno costruito un loro immaginario ed espresso allo stesso tempo un numero significativo di rappresentati nelle istituzioni.
Abbiamo convocato a Roma per sabato 27 novembre un meeting nazionale dal titolo di Pragmatica, per mettere a confronto queste realtà. Un’occasione per immaginare insieme un coordinamento nazionale e magari anche una piattaforma programmatica comune, un passaggio che sappia andare oltre la dimensione municipale ed elettorale per traguardare un livello nazionale di visione e capacità di proposta politica.
Un nuovo spazio di sinistra capace di rimettere al centro del dibattito l’educazione e la sanità pubbliche, la crisi climatica, la lotta alle disuguaglianze sociali e alla precarietà sul lavoro.
Pragmatica parte da una necessità e da una possibilità: quella di rigenerare il campo progressista contro le destre e iniziare a discutere di una piattaforma municipalista e confederata tra storie politiche differenti, ma accomunate dall’ambizione di contare dentro e fuori gli spazi istituzionali per farsi portavoce di una transizione giusta e solidale, femminista ed ecologista per il presente.
Una rete di carattere nazionale che abbia come filo conduttore la difesa dei diritti civili, un’attenzione verso le involuzioni democratiche, la bandiera del femminismo come potenza trasformatrice della società e del metodo democratico e solidale. Per offrire sbocchi di orizzonte alle sfide sociali, economiche ed ecologiche che derivano da crisi differenti. Crisi che vedono incombere in Italia e in Europa la minaccia di una destra nazionalista e xenofoba, che spesso cresce nei sondaggi e nella rappresentanza istituzionale sfruttando le contraddizioni della globalizzazione neoliberista e perfino in alcuni casi la connivenza delle forze socialdemocratiche e liberali.
Contro tutto questo noi pensiamo che il femminismo possa tornare ad essere il paradigma su cui declinare una nuova esperienza di sinistre civiche su base nazionale, proprio come pratica consapevole del bisogno di reti e legami comunitari. Come strumento che risponde efficacemente all’esclusivismo dei nazionalismi e al conservatorismo politico in generale. Il femminismo come pratica politica che assume i bisogni insoddisfatti, la necessità che il concetto di cura sia la base della comunità coesa e solidale.
E accanto al femminismo il comune, il bene comune. Mettendosi in rete, scambiando buone pratiche. Senza l’assillo della leadership individuale, ma con l’ambizione di lavorare a un progetto collettivo. Dove la comunicazione sia importante almeno quanto l’insediamento territoriale.
Per questo è corretto fare appello ancora una volta a una cultura della responsabilità collettiva, ad un orizzonte di comunità, non a una cultura narcisistica basata unicamente sui diritti individuali.
Per questo sabato pomeriggio dopo il nostro incontro nazionale di Pragmatica saremo tutti e tutte insieme, alla manifestazione nazionale contro la violenza maschile sulle donne in Piazza della Repubblica con Non Una Di Meno. Un momento in qualche modo fondativo per la nostra rete.
Fianco a fianco, per un’Italia migliore.
*Gli autori: Michela Cicculli e Sandro Luparelli sono consiglieri dell’Assemblea Capitolina