Nel toto-nomi per il Quirinale è spuntata da qualche giorno Letizia Moratti. A estrarla dal cilindro è stata Giorgia Meloni (anche se lei nega) sempre intenta a differenziarsi dai suoi alleati di centrodestra per provare a imporre la propria leadership. Di Letizia Moratti sappiamo già tutto dal punto di vista politico: il suo essere sindaca a Milano che le è costata una sonora sconfitta con Giuliano Pisapia nell’elezione successi, il suo essere al fianco di Berlusconi con una pessima riforma della scuola e tutto il resto. Letizia Moratti è l’assessora alla sanità che in Regione Lombardia è stata chiamata per sostituire Gallera dopo un’infinita sequela di errori.
Com’è messa la Lombardia? La Lombardia registra 12.955 nuovi positivi, record assoluto in regione dall’inizio della pandemia, con 205.847 tamponi per un tasso di positività in crescita del 6.2% (ieri 5,7%). I casi positivi degli ultimi sette giorni sono 51.456, con un incidenza di 513 per 100mila abitanti, ma i ricoverati nei reparti ordinari sono 1.408 (+56 rispetto a ieri), con una percentuale di occupazione di posti letto pari al 13,8%. Sono 162, invece (due in meno di ieri), i ricoverati in terapia intensiva, con un’occupazione dei posti letto del 10,6%. La variante Omicron è presente in circa il 40% dei nuovi casi.
Com’è messa la Lombardia? Male, malissimo, di nuovo. La risposta alla nuova (prevista) ondata è pessima: il portale dell’Ats per prenotare i tamponi da giorni non funziona bene. Su Milano si registrano code chilometriche per effettuare il tampone (quando ci si riesce) nelle farmacie, nei laboratori, nelle cliniche e nei drive trough. In giro si leggono testimonianze di prezzi folli applicati dai privati. In una nota Roberto Carlo Rossi, presidente dell’Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri di Milano descrive la situazione: «Da oltre due settimane riceviamo continue segnalazioni di medici che denunciano il malfunzionamento del portale Ats Milano per la prenotazione dei tamponi. Questo non solo crea grandi difficoltà ai medici, di tempo e di risorse, ma li rende anche ‘colpevoli’ di fronte ai pazienti, ulteriormente aumentando il contenzioso medico-paziente, già reso artatamente incandescente da alcune dichiarazioni sconsiderate dell’Assessore al Welfare. Una situazione ingestibile, che si nota dalle lunghe file davanti alle farmacie». «Un incontro in Regione – prosegue la nota – ha messo, positivamente, una ‘pezza’ autorizzando la richiesta del tampone con semplice foglio di ricettario o semplice e-mail del medico al paziente, ma resta il rischio che le strutture non accettino questa modalità e soprattutto fuori dai punti tampone, al freddo, si stanno formando code che durano anche molte ore».
«È una situazione tragica, drammatica. La farmacia sta soffrendo – spiega Licia Travierso, titolare di una farmacia a Porta Venezia, Milano -. Ogni giorno accedono circa 300 persone, lavoriamo fino a esaurimento scorte. Spero che questa situazione possa finire quanto prima ma la vedo molto molto difficile».
Avete sentito Letizia Moratti sul punto? Avete sentito Fontana? Avete sentito Bertolaso? Forse c’è qualcosa di più urgente di giocare alla corsa (impossibile) al Quirinale. Sembra incredibile ma la Lombardia è ancora in tilt. Ancora una volta.
Buon venerdì.