Un nuovo divieto delle autorità talebane in Afghanistan ha imposto lo stop a tempo indeterminato dell’istruzione universitaria per le donne

Il buco nero dell’Afghanistan che promettevamo di “non lasciare mai solo” aggiunge una nuova prevedibile ferita: stop a tempo indeterminato all’accesso nelle università per tutte le donne. Il nuovo divieto è stato emesso dalle autorità talebane. Ad annunciarlo il ministero dell’Istruzione superiore in una lettera inviata a tutti gli atenei governativi e privati del Paese. La lettera è stata confermata e diffusa dall’emittente locale Tolo news.

«Vi informiamo di attuare il citato ordine di sospendere l’istruzione femminile fino a nuovo avviso», si legge nella lettera firmata dal ministro dell’Istruzione superiore, Neda Mohammad Nadeem. Soltanto meno di tre mesi fa migliaia di ragazze e di donne hanno sostenuto gli esami di ammissione per le università in tutto il Paese. Alle ragazze era già stato negato l’accesso alle scuole secondarie del Paese.

Le promesse con cui i Talebani rassicuravano il mondo dimostrandosi “cambiati” sono carta straccia. Dopo il fragoroso ritiro delle truppe Usa e la fuga in massa di migliaia di afghani il Paese è tornato quello tra il 1996 e il 2001. La costosissima e mortifera esportazione della democrazia da parte dell’Occidente è stata solo una parentesi. Il 23 marzo scorso, poche ore dopo la riapertura, i talebani avevano già vietato alle studentesse di frequentare la scuola oltre il sesto grado, l’equivalente della prima media. Le donne sono state escluse dalla maggior parte dei lavori, è stato negato loro accesso a parchi e palestre, è stato ordinato loro di indossare abiti che coprissero dalla testa ai piedi in pubblico.

Avevamo promesso di non lasciare sole le donne in Afghanistan e invece sono sole. Avevamo promesso di non lasciare solo l’Afghanistan e invece blocchiamo i profughi alle frontiere subappaltate dall’Unione europea. Resta una guerra che non solo è stata tragica (come tutte le guerre) ma anche completamente inutile, come tutte le guerre.

Buon mercoledì.

 

* In foto: Personale di sicurezza talebano davanti all’ingresso dell’università di Kabul, dopo che le autorità hanno imposto lo stop all’istruzione universitaria per le donne. Afghanistan, 21 dicembre 2022

Autore, attore, scrittore, politicamente attivo. Racconto storie, sul palcoscenico, su carte e su schermo e cerco di tenere allenato il muscolo della curiosità. Quando alcuni mafiosi mi hanno dato dello “scassaminchia” ho deciso di aggiungerlo alle referenze.