È emblematico quanto sul termine “squadrismo” si confondano le acque. La manipolazione del lessico da parte della destra al governo è la cartina tornasole del disegno volto a delegittimare gli avversari
In un un seminario divulgativo sul linguaggio della politica in corso in questo periodo, stiamo discutendo di LTI. La lingua del Terzo Reich, del filologo tedesco Viktor Klemperer, una serie di annotazioni fatte clandestinamente e in presa diretta durante gli anni del regime, per osservare come il nazismo manipolava la lingua - e con essa cultura, storia e modo di pensare. Klemperer pubblicò questi taccuini come un monito didattico, per insegnare a stare attenti anche ai più piccoli segnali. La lettura di questo testo, davanti all’attualità del nuovo anno, fa sì che gesti, parole, prese di posizione o di distanza mancate, tutto cominci stranamente a risuonare con gli avvertimenti di quel passato, così prossimo. Non ci soffermeremo tanto su singoli fatti di cronaca che l’attualità ci presenta ogni giorno, perché vogliamo prestare attenzione alle parole, che forse aiutano a mettere a fuoco l’atteggiamento complessivo che sottende questi vari eventi. Mi sembra, infatti, che le intenzioni di fondo di chi ci governa si coagulino in certe scelte comunicative, addirittura in singole parole - deformate - e che tutto ciò sia indizio di qualcosa di più ampio. D’altronde, Enzo Golino sosteneva che lo spoil system non è una novità: già Mussolini e Hitler lo perseguirono, e riguardava anche la lingua (vedi: Parola di Duce. Il linguaggio totalitario del fascismo e del nazismo. Come si manipola una nazione, Rizzoli, 2010). Oggi, però, questo processo viene messo in atto in maniera più strisciante e, se possibile, più subdola: non si tratta di fare bottino lessicale ma di confondere le acque, generando capovolgimenti che, se non fossero gravi, potrebbero apparire come battute di una commedia degli equivoci, mentre in realtà siamo davanti ad un preoccupante e triste teatro dell’assurdo.
Quest’anno si è aperto in nero, con le braccia tese di Acca Larenzia, seguite dal gran borbottio del Paese, reazione che lascia alquanto delusi (che differenza plastica con la Germania insorta in tutte le piazze, contro i neonazisti e contro Afd!). Se si osserva la piazza romana in modo schematico, appare questo: un gruppo di militanti di estrema destra, emuli delle camicie nere fin nel vestiario, con braccia tese, e rituali di violenza militare. Questo evoca direttamente il mondo dello squadrismo... Ed ecco la parola incriminata.
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