“Io, Daniel Blake mi è piaciuto veramente tantissimo perché si basa su tre temi che mi stanno a cuore: la disuguaglianza sociale, la dignità umana e la solidarietà. Questi temi trattano le difficoltà della vita comune. E poi secondo me Ken Loach ha diretto il film con una sensibilità che lo ha fatto arrivare ai massimi livelli, infatti ha vinto la Palma d’oro”. Questo mi dice in un vocale Noemi, 13 anni, una studentessa che segue il mio corso di cinema nell’ambito del progetto formativo del Messapica Film Festival.
Noemi, assieme a tanti altri ragazzi tra gli 11 e i 18 anni, sabato 27 Aprile ha inaugurato a Mesagne, in Salento, il Piccolo Cinema Ken Loach una sala unica nel suo genere: un cinema interamente gestito da teen-ager e dedicata al grande regista inglese.
Un progetto nato nel solco della formazione al linguaggio audiovisivo che assieme a Simone Amendola realizziamo in tutta Italia da oltre quindici anni con l’associazione Blue Desk.
Appena la pandemia ce lo ha permesso siamo tornati nelle scuole, e per la prima volta a Mesagne coinvolgendo gli studenti delle scuole superiori di primo e secondo grado. Quello che sta accadendo a Mesagne testimonia che la passione è contagiosa e che il cinema ha il potere di far accadere cose straordinarie. Non solo Ken Loach, ma anche De Sica, Georges Méliès, Martin Scorsese, I fratelli Lumière, Alice Guy. I nostri studenti hanno visto Ladri di Biciclette e si sono emozionati moltissimo, hanno realizzato diversi cortometraggi, hanno ideato un canale Instagram dedicato a recensioni e pillole di cinema, gestiscono un’arena estiva e per la settimana dello studente hanno organizzato masterclass di produzione, scenografia e recitazione. Un’onda di calore ed entusiasmo senza precedenti.
Il Piccolo cinema Ken Loach, ci tengono a specificare i giovanissimi, non sarà una sala commerciale come siamo abituati a pensare, ma un luogo dove proiettare cinema d’autore del presente e del passato e soprattutto un posto dove è possibile potersi sedere e parlare del film appena visto, scambiarsi idee e punti di vista. Recuperare una modalità di stare insieme attorno alle storie e alle emozioni di cui solo il cinema è capace.
Un progetto che crede fortemente nella visione dei film in sala, come momento di prossimità e calore tra le persone. Un regalo che i piccoli gestori fanno a tutta la comunità: un piccolo luogo inclusivo, gratuito e rivolto a tutti.
La continuità del progetto è stata di vitale importanza per arrivare alla maturazione di questo Cinema molto speciale. Determinanti nell’ultimo tratto di strada sono stati Il Comune di Mesagne e il Piano Nazionale Cinema e Immagini per la Scuola, promosso dal Ministero della Cultura e dal Ministero dell’Istruzione e del Merito, che ha sostenuto il progetto “MEFF School Lab” nell’ambito del bando per progetti di rilevanza territoriale per l’anno scolastico 2022-23.
La nascita di questo piccolo cinema però si porta dietro anche un invito molto speciale: la comunità di Mesagne si è raccolta per un toccante video-messaggio di invito al grande regista Ken Loach. “Se mangiamo insieme, restiamo uniti” è la scritta che si vede dall’alto su una lunga tavolata, un monito che arriva direttamente da The Old Oak, ultima opera del maestro inglese (Ken Loach ha dichiarato recentemente che non farà più film da regista).
Attorno alla tavolata di Mesagne siedono volti e storie molto distanti tra loro – di nazionalità ed estrazioni diverse – e tutti insieme invitano il maestro a prendere posto a tavola, durante l’estate. Il video-messaggio vuole essere un segnale chiaro e forte in un momento storico che ci vede impotenti, un invito al mondo a fare un passo in più verso l’altro.
L’idea parte da me e Simone Amendola che da oltre vent’anni abbiamo un filo con il regista, prima con la realizzazione di un backstage sul set di Ticket, poi con il documentario Quando combattono gli elefanti in cui Loach partecipa con una testimonianza significativa, infine con il Messapica Film Festival di Mesagne, che vede Mr Loach nel Comitato d’onore.
Tante linee che il 27 aprile si intersecano a Mesagne con l’inaugurazione del Piccolo Cinema Ken Loach, un sogno pilota profondamente ispirato dal cinema civile del maestro inglese, con l’auspicio per le nuove generazioni di portare avanti attraverso il cinema (e non solo) le battaglie che riguardano l’umano e la socialità, contro qualsiasi forma di chiusura e individualismo.
Il disegno originale del volto del regista, che compare nel logo del cinema, è un regalo al progetto dell’artista Alessandra Dieffe.