Il 22 giugno prende vita la seconda edizione del Passoscuro art festival, a partire da un flash-mob nell’isola pedonale del Borgo dei Pescatori dal titolo "Per un mondo di genti e non di nazioni, per una terra senza confini”. Poi la tavola rotonda sulla street art - a cura di Giuliano Salaro con la partecipazione dell’architetto Corrado Landi e dell’artista Pino Roscino

Il fenomeno artistico comunemente descritto come Street Art nasce storicamente come elemento di protesta e di ribellione nelle grandi aree metropolitane degli Stati Uniti a partire dagli anni Sessanta del secolo scorso, con un importante antecedente nella pittura murale messicana degli anni venti di Rivera, Orozco e Siqueiros, connotata da un forte impegno politico e rivoluzionario.
Oggi la Street Art è un movimento assai complesso e articolato che, soprattutto in Europa, ed in particolare in Italia, ha avuto diverse ed importanti trasformazioni che si sono sviluppate in direzioni spesso divergenti, fino a diventare fenomeno di massa con l’apparizione di singolari ed enigmatici artisti – come Solo, Haring, Banksy, Blu, Alice – oppure ad “istituzionalizzarsi” come nelle realizzazioni di grandi murales qualificabili come opere di rigenerazione urbana, come quelli spesso commissionati dalle amministrazioni comunali o da enti pubblici per la riqualificazione di interi quartieri periferici nelle grandi città, come ad esempio a Roma nei quartieri del nei quartieri del Quadraro, Tufello, Pigneto, Tor Marancia, o anche a Milano nel quartiere Ortica, e, tramite l’intervento delle Ferrovie dello Stato, in diverse stazioni ferroviarie come quelle di Porta Garibaldi e Porta Genova.
Parliamo dunque di progetti strategici di ampio respiro, realizzati con veri e propri cantieri, mediante il classico meccanismo di appalto di opere pubbliche.
Diverso è l’approccio che possiamo trovare nelle cittadine e nei borghi più piccoli, laddove il “fenomeno murales” negli ultimi anni si sta diffondendo a macchia d’olio in tutta Italia.
Antesignani di questa tendenza sono stati senza dubbio i Murales di Orgosolo, un fenomeno spontaneo con forte connotazione politica, ancor oggi vivo ed in piena attività, i cui primi esempi risalgono già alla fine degli anni Sessanta per svilupparsi poi nel decennio successivo, durante gli anni della contestazione giovanile, e la cui storia giunge fino ai giorni nostri.
Un esempio più recente e paradigmatico di questa mutazione “istituzionale” è quella degli ormai ben noti Murales di Aielli, che nascono a partire da un inaspettato capovolgimento politico: anni fa, dopo l’insediamento di una giovane ed intraprendente lista di sinistra, il Comune di Aielli, avendo risorse a disposizione, decise “a tavolino” di puntare alla riqualificazione artistica della cittadina attraverso i Murales, andando a valorizzare la vocazione “astrale” dei luoghi, grazie alla presenza dell’osservatorio astronomico esistente – La Torre delle Stelle – a partire dal quale è nato poi Borgo Universo, il Festival Annuale dei Murales, che ha visto la partecipazione di artisti ben noti a livello internazionale.
Nell’osservare questo processo balzano agli occhi, più che le analogie, le profonde differenze tra l’esperienza dei Murales di Passoscuro ed il fenomeno artistico comunemente descritto come Street Art.
La storia dei Murales di Passoscuro inizia nel 2017 quando alcuni tra i soci dell’associazione “L’Isola delle Correnti” si trasferirono da Roma a Passoscuro, una piccola località sul litorale romano ricadente nel Comune di Fiumicino e distante circa trenta chilometri dalla capitale. Venne così a crearsi spontaneamente una piccola comunità di artisti che cominciò ad operare sul territorio promuovendo eventi, presentazioni di libri, mostre d’arte di pittura, scultura e fotografia.
Nella primavera del 2018, furono eseguiti i primi murales in occasione dell’inaugurazione della nuova perimetrazione dell’Oasi protetta delle dune di Passoscuro. Nacque così spontaneamente l’idea di continuare a realizzare dei murales anche all’interno dell’abitato, ed in particolare nel suo lungomare, un rettilineo di circa due chilometri che attraversa tutto il paese ma dal quale il mare è difficilmente visibile, se non in corrispondenza dei varchi di accesso alla spiaggia.
Il resto della storia è ormai noto, in sei anni sono stati realizzati circa centotrenta interventi non solo di pittura di murales, ma anche di scultura e fotografia, con il coinvolgimento di circa quaranta artisti, in un processo spontaneo che si è sviluppato totalmente “dal basso”, con il minimo indispensabile di risorse economiche, in un inedito rapporto più che dialettico, direi quasi “affettivo” tra gli artisti e la popolazione residente.
Il meccanismo è apparentemente molto semplice: gli artisti individuano un muro (o un sito diverso, come una piazzetta, un giardino, un varco di accesso al mare etc.) e chiedono al proprietario il permesso di eseguire l’opera proponendogli un bozzetto preliminare.
Se, come nella maggior parte dei casi, il proprietario accetta, si esegue l’opera a titolo totalmente gratuito. Questo meccanismo genera però un momento di scambio di opinioni e di discussione, a volte anche “difficile”, tra artista e proprietario del muro, una discussione che in ogni caso coinvolge gli abitanti, che raramente rifiutano, ma che spesso e volentieri si fanno convincere e, in qualche caso, arrivano a partecipare alla realizzazione dell’opera.
Si tratta quindi di un’operazione che non è mai calata dall’alto e che si sviluppa caso per caso, di volta in volta senza seguire un progetto direttore ma in una sorta di improvvisazione controllata, come in un’orchestra Jazz, la cui regia e direzione artistica è governata in maniera flessibile ma attenta dall’Associazione.
A ben vedere gli artisti di Passoscuro non nascono dall’esperienza diretta dei writers o dei murales, ma, provenendo da altre discipline – pittori, scultori o fotografi – hanno trasferito la propria espressività artistica dall’interno dei loro studi fino ai muri del paese, con un intento poetico e al tempo stesso “politico” nel senso più nobile del termine, laddove la ribellione sterile cede il passo al rifiuto e la protesta si aggancia all’utopia.
La prima edizione del PAF – Passoscuro Art Festival – si è svolta nel settembre del 2022 con il titolo “L’Utopia dipinta sui muri”. Il 22 giugno prossimo si terrà la seconda edizione dal titolo “Il mio paese è il mondo intero”. Quest’anno il tema della mostra e dell’opera collettiva che si andrà a realizzare mediante un flash-mob nell’isola pedonale del Borgo dei Pescatori avrà il titolo “Per un mondo di genti e non di nazioni, per una terra senza confini”.
La tavola rotonda sulla street art – a cura di Giuliano Salaro con la partecipazione dell’architetto Corrado Landi e dell’artista Pino Roscino – si intitola “Mi dipingevo le mani e la faccia di blu” e sarà incentrata sul rapporto tra arte e trasformazione urbana, e avrà come protagonista un’arte che abbatte muri e non conosce confini, cambia lo spazio abitativo, volge al bello l’ambiente, crea rapporti, trasforma il luogo dove si vive. Come museo a cielo aperto è un’arte per tutti, non conosce classi sociali e crea cultura. È un’arte politica perché rivoluziona il modo di pensare l’ambiente urbano. La tavola rotonda si riaggancia così ai temi ampiamente trattati nell’articolo “Il Museo senza pareti – Arte e spazio pubblico” a firma di Corrado Landi e Fiammetta Nante, pubblicato nel numero di LEFT di agosto 2023.
All’interno dell’isola pedonale, oltre alla mostra di circa venti artisti, non mancherà la musica dal vivo eseguita in strada ed il concerto finale del Quadracoro diretto dal Maestro Francesco Giannelli.
Inoltre, grazie al progetto a cura di Laura Testa, ci sarà anche un gemellaggio con il festival artistico dei bambini delle Cicladi – SyrosKIDZ! – The Cyclades Kids Festival – che si tiene ormai da dieci anni nell’isola di Syros grazie all’impegno costante di Christianna Papitsi – Assessore al Turismo del Comune di Syros – Ermoupolis – che sarà presente alla Mostra e alla tavola rotonda a Passoscuro, portando con sé una serie di opere pittoriche realizzate dai bambini greci, simbolo di unione tra le genti del Mediterraneo.
RIQUADRO:
L’Associazione Culturale “L’Isola delle Correnti” (ora A.P.S. – Associazione di Promozione Sociale – iscritta al Registro Unico del Terzo Settore) è nata nel 2007 ed opera con continuità nel territorio di Passoscuro dal 2017, realizzando i Murales e promuovendo eventi, presentazione di libri, mostre d’arte di pittura, scultura e fotografia.

L’appuntamento: Il 22 giugno si svolge la seconda edizione del Passoscuro art festival. Ed arriva dopo una serie di eventi, fra i quali le presentazioni dei due volumi del Catalogo dei Murales (2018-19 e 2020-21); il Convegno “Arte, Politica e Territorio”, tenutosi presso la Casa della Partecipazione di Maccarese nel settembre del 2021;La giornata- evento “La Primavera dei Diritti” del marzo 2023.

L’autore: critico musicale, Roberto Biasco è presidente de “L’Isola delle Correnti APS”