Nel fine settimana i neofascisti del gruppo Lealtà e azione hanno organizzato una bella adunata all’interno di un oratorio della parrocchia di Pontenuovo di Magenta

“Purtroppo si è venuti a sapere troppo tardi chi fossero i richiedenti, i quali avevano inizialmente chiesto gli spazi, parlando di una semplice festa”, spazi che per “prassi consolidata” sono concessi “per feste di compleanno o per iniziative di natura benefica e, comunque, mai per iniziative politiche di qualsiasi orientamento”. Ha risposto così la parrocchia di San Giuseppe Lavoratore, a Pontenuovo di Magenta quando si è saputo che nel fine settimana i neo fascisti del gruppo Lealtà e azione hanno organizzato una bella adunata all’interno delle stanze di un oratorio. 

C’è voluta l’Anpi per ricordare che il gruppo “è una formazione politica che si ispira ad un passato che la storia, la lotta partigiana e antifascista ha sconfitto e condannato con la Liberazione avvenuta il 25 aprile 1945. A questo giudizio politico – ha aggiunto l’Anpi milanese – si aggiunge il fatto che sono guidati da pluricondannati per pestaggi e violenze di vario genere avvenute nel mondo degli ultras di calcio”. 

Quando il caso ha cominciato a fare rumore il parroco e l’ex parroco si sono affrettati a dire che “non erano a conoscenza della reale natura dell’evento”. Non male come scusa per chi  si propone come “guida spirituale” di una comunità. Non hanno avuto sospetti nemmeno quando hanno letto che il programma prevedeva un incontro su “arte e fascismo” con Vittorio Sgarbi e il vicedirettore de La Verità Francesco Borgonovo.

La Comunità pastorale con molto imbarazzo ha dovuto vergare un comunicato con cui si dissocia dagli eventi. Quindi si dissociano da sé stessi. “Abbiamo la consapevolezza che sia stata una leggerezza imperdonabile”, dicono. C’è da sperare che sia solo una leggerezza. 

Buon lunedì. 

Nella foto: frame del video della conferenza di Vittorio Sgarbi su arte e fascismo all’incontro di Lealtà e azione