Non bastava il taglio di 500 milioni al Fondo di finanziamento ordinario, l’esecutivo Meloni ha deciso nuovi provvedimenti che toglieranno risorse alle università pubbliche e renderanno ancora più incerta l’attività dei ricercatori

Il 2025 è partito con pessime notizie per l’università italiana. Sono due i provvedimenti che determinano un sostanziale passo indietro: la legge di bilancio 2025 e il disegno di legge 1240 sul pre-ruolo in discussione in queste settimane in Parlamento (dal titolo Disposizioni in materia di valorizzazione e promozione della ricerca).

La legge di bilancio 2025 prevede anche per il sistema universitario pubblico una riduzione di risorse finalizzata al raggiungimento degli obiettivi programmatici di finanza pubblica 2025-2029. Tradotto: tagli che con tutta probabilità, si riverseranno di nuovo sullo stanziamento del Fondo di finanziamento ordinario (Ffo), fondo che solo 7 mesi fa, in piena estate, era stato già ridotto di oltre 500 milioni di euro.

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