«Per rimettere al centro la salute come cura bisogna superare l’aziendalizzazione. Il privato può al più avere un ruolo integrativo ma certamente non sostitutivo»

Sino ad ora, la sanità intesa come attenzione ai bisogni di salute della popolazione che produce mercato e incentrata sulle prestazioni, ha prevalso nell’ambito della discussione politica, oscurando la salute che invece dovrebbe essere il centro dell’agire politico, della programmazione e della definizione legislativa.

Penso che in un mondo in cui l’incuria regna sovrana sia necessario tornare alla cura come principio ordinatore della nostra società, della nostra collettività, del mondo in cui viviamo.

Una politica della cura ha a cuore l’autodeterminazione di donne ed uomini, non la loro semplice assistenza; ha a cuore la loro identità, come soggetti politici e giuridici, il loro diritto ad emanciparsi da ogni svantaggio.

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