Non vi sentite enormemente più sicuri nel sapere di esservi indebitati fino al collo per farsi difendere da gente come Rutte e Trump?

Il primo comandamento nei corridoi della Nato è un’aspirazione molto in voga anche dalle nostre parti: apparire competenti. Non serve esserlo, anzi, meglio evitare troppa reale preparazione ché, altrimenti, si alzerebbe il velo sui conti, sulle regalie e soprattutto sulla stortura di un mondo visto solo dalla lente degli armamenti. Serve piuttosto una simulata competenza che agghindi una banda di suonati (affamati di armi) in un consesso di responsabili difensori del mondo.

Peccato che, nella vita reale, tocchi essere presenti, parlare, mostrarsi, a differenza del dorato mondo di X e dei social dove – anche dalle nostre parti – imperversano analisti e delfini Nato che poi si smontano al primo dibattito dal vivo.

Così ora sappiamo che il gran capo dei competenti della Nato – Mark Rutte – è uno scodinzolante signore che, a lato di Trump, analizza la crisi geopolitica attuale spiegandoci che “paparino a volte deve usare i toni forti”. Il “paparino” in questione è quel Donald Trump che definisce la guerra e le bombe tra Israele e Iran una “litigata tra ragazzi nel cortile di scuola”.

Non si era ancora asciugata la bava di Rutte di qualche giorno fa, quando, in estasi, aveva scritto sempre a Trump per complimentarsi per essere riuscito a “ottenere qualcosa che NESSUN presidente americano è riuscito a fare negli ultimi decenni. L’Europa pagherà UN SACCO di soldi, come è giusto che sia, e sarà una tua vittoria”.

E Trump che ne pensa di Rutte? “Io piaccio a Rutte, credo di piacergli. Se non gli piaccio ve lo farò sapere, tornerò qui e gli darò delle botte, ok?”, ha detto ieri.

Dite la verità, non vi sentite enormemente più sicuri nel sapere di esservi indebitati fino al collo per farsi difendere da gente così?

Buon giovedì.

Autore, attore, scrittore, politicamente attivo. Racconto storie, sul palcoscenico, su carte e su schermo e cerco di tenere allenato il muscolo della curiosità. Quando alcuni mafiosi mi hanno dato dello “scassaminchia” ho deciso di aggiungerlo alle referenze.