Si apre una stagione densa di appuntamenti dedicati a Gianni Rodari, con pubblicazioni e convegni. In particolare a dicembre uscirà in volume la ricerca su “La biblioteca d’autore di Gianni Rodari”, Edizioni Pensa Multimedia. E entro la fine dell’anno verrà reso pubblico anche l’unico sito ufficiale, ora in lavorazione, su Gianni Rodari.
Inoltre il 30 settembre si inaugura a Firenze il convegno nazionale “Fare Futuro” organizzato da Indire. Nell’ambito di questa iniziativa, il 1 ottobre, si terrà la tavola rotonda dal titolo “Educare con il patrimonio dei luoghi: una Biblioteca d’autore” in cui si parlerà di Gianni Rodari e del lavoro sul suo fondo librario privato. Il fondo librario di Rodari raccoglie migliaia di volumi, per lo più di autori italiani ma anche stranieri, su cui lo scrittore omegnese ha studiato nel corso dei suoi anni; le tematiche spaziano dalla politica del secolo scorso alla letteratura dell’Ottocento ma soprattutto del Novecento, alla poesia, monografie d’arte, favolistica e folklore, testi sacri, tantissime collane dedicate alla scuola e alla pedagogia. Ho iniziato ad occuparmi del presente studio di ricerca sulla “Biblioteca d’autore” attraverso la presentazione di proposta del medesimo progetto all’Ente Indire/Istituto Nazionale di Documentazione innovazione e ricerca rducativa, che ne sta portando avanti la cura grazie ai fondi Pnr-Piano nazionale della ricerca del Ministero dei Beni culturali italiano e sotto l’attenzione della professoressa Pamela Giorgi, ricercatrice Indire e responsabile del progetto. Partner è il Dipartimento di comunicazione e giornalismo dell’Università di Siviglia che sta lavorando alla creazione del sito web su Gianni Rodari, ufficialmente pubblico tra alcuni mesi grazie alla vicaria di Dipartimento Rosalba Mancina Chavez e al professor Manuel Blanco Pérez.
Il 23 aprile scorso, proprio all’Università di Siviglia, durante l’XI Congresso internazionale di Comunicacion y Pensamiento, si è tenuta particolare attenzione su questi temi nel “El pensamiento de Gianni Rodari en la era de la desinformación” anche attraverso la partecipazione di diversi relatori, tra cui esperti e docenti italiani. Come nasce questa ricerca e come è stata affrontata Dal 2022 faccio parte del comitato scientifico del Centro studi Gianni Rodari Orvieto e dal 2010 mi occupo della catalogazione e disposizione dei libri in edizioni italiane ed estere delle favole e filastrocche dell’autore, nonché di tutti i saggi e critica scritta su di lui. Negli anni sono state diverse le mie ricerche e pubblicazioni sullo scrittore per giungere oggi a questo importantissimo studio sulla sua “Biblioteca d’autore” che renderà conosciuto il patrimonio librario su cui ha studiato uno dei più importanti intellettuali del nostro Novecento. Ho affrontato il lavoro sul fondo librario di Gianni Rodari, che possiamo definire per le sue caratteristiche “Biblioteca d’Autore”, considerando le riflessioni del bibliotecario e docente Luigi Crocetti. Ho prestato quindi attenzione alla biblioteca privata dello scrittore di Omegna proponendo un’analisi accurata di tutto il materiale di studio rimasto per lo più intatto nella disposizione e collocato nella sua abitazione privata di Monteverde vecchio, a Roma. Mi sono basata poi su linee guida e ricerche portate avanti dal cruppo di lavoro Aib che enumerano una serie di linee distintive e identificative delle biblioteche d’autore dando nota di ogni postilla, appunti a biro o lapis, materiale inserito all’interno dei volumi (ritagli di giornale, lettere, cartoline, fotografie, biglietti da visita, ecc.). Presenza di materiale speciale, escluso dai circuiti commerciali (plaquettes a tiratura limitata, inviti a mostre o altri eventi, programmi di sala, celebrazioni, doni e testimonianze d’affetto e di stima da parte di amici, allievi o colleghi ecc.). Presenza di esemplari integri nel loro corredo editoriale (copertine originarie, sovracoperte con risvolti editoriali, fascette, pubblicità editoriale. E’ stato un lavoro molto scrupoloso. Ho diviso per tematiche i libri disposti in più librerie della casa, sei gruppi, per la miglior fruibilità di chi vorrà interessarsi ad un tema rispetto ad un altro: Arte, musica, cinema; Politica, storia;Letteratura, critica letteraria, poesia; Filosofia, scienza, religione; Favolistica, folklore, antropologia; Scuola, pedagogia, didattica. Proprio di quest’ultima tematica (riguardo la scuola) Rodari ha fatto diretta e attiva ricerca, conoscendo maestre e maestri e recandosi nelle loro classi interagendo, come spesso alcuni video ormai di facile reperibilità e fruizione ci dimostrano, coi bambini e le bambine italiane e dell’allora Urss.
Sono centinaia i libri sul valore educativo in ambito pedagogico su cui ha studiato e reperiti nelle sue librerie. Importanti e cospicui pure i suoi numerosi volumi sulla letteratura e la poesia, soprattutto del Novecento e di autori a lui contemporanei, tra questi anche grandi nomi dell’Ottocento tra cui Leopardi e Dostoevskij. Altra sezione rilevante è quella dedicata alla favolistica e al folklore italiano ed estero, volumi che sono stati certamente strumenti fondamentali per l’elaborazione della sua visione immaginativa e costruzione dei suoi racconti, che trasformerà, grazie anche alla sua esperienza da giornalista e all’influenza avuta dei surrealisti, così come per la grande curiosità e stima verso Cesare Zavattini, in favole tutte nuove, Favole moderne. Di grande importanza e fonte di studio per Rodari sono indubbiamente i testi su Collodi, in particolar modo il romanzo “Le avventure di Pinocchio”. Collodi è infatti per Rodari l’autore indiscusso della favola moderna a cui ha spesso fatto dediche dirette e indirette nelle sue storie e filastrocche.
Per la sezione dei libri sulla politica, sono tanti i volumi che riguardano tematiche stirco politiche rilevanti per l’Italia, ma anche per la Russia e la Cina. In base alle ricerche che ho affrontato negli anni, ritengo che Rodari era, nonostante i suoi numerosi libri su Karl Marx, un uomo dal pensiero gramsciano, non solo come figura intellettuale, ma come autore e giornalista capace di unire tutto il suo sapere ad una restituzione creativa e artistica con attenzione all’infanzia. Tutto il lavoro che ho condotto in questa approfondita analisi confluirà nel volume “La biblioteca d’autore di Gianni Rodari” per Edizioni Pensa Multimedia, in uscita a dicembre di quest’anno. Il volume sarà accompagnato da quattro prefazioni: una di Pamela Giorgi, responsabile del progetto e ricercatrice Indire, una a firma di Federica Depaolis, biblioteconomista, una del pedagogista Franco Cambi e infine una della sottoscritta. Ogni sezione tematica sarà introdotta da un breve saggio esplicativo. Il Progetto che ho dunque affrontato ha voluto ricostruire i percorsi di studi di Rodari, la genesi del suo lavoro attraverso le fonti, la sua bibliografia (all’interno del panorama ottocentesco e per lo più novecentesco), la scelta di modelli di riferimento letterari, pedagogici, artistici, politici e testi in lingua (molti in russo). Ho cercato di ritrovare e mettere in luce, attraverso una approfondita ricostruzione, quelle fonti tra fantastico e metaforizzazione in cui l’autore si muove nella scrittura fortemente permeata da influenze dell’epistemologia moderna, e non solo. La genesi di “Grammatica della fantasia” e del suo continuo e costante lavoro come giornalista, uomo di politica e ricercatore. Spero che questo mio lavoro possa essere un’importante restituzione alla comunità scientifica e a tutte e tutti coloro i quali credono fermamente al valore della fantasia. A lui va ancora un grazie per averci permesso di poter dire “Tutti gli usi della parola a tutti: mi sembra un buon motto, dal bel suono democratico. Non perché tutti siano artisti, ma perché nessuno sia schiavo”.
L’autrice: Ilaria Capanna è autrice del libro Gianni Rodari, c’è una favola in ogni cosa edito da Left Left.it/libri/
In foto wikipedia Gianni Rodari




