Introdotte in Italia dal 2000 e in tutto il mondo con una risoluzione Onu del 2005, si tengono il 27 gennaio le celebrazioni per ricordare le vittime dell’Olocausto, perché proprio in quella data nel 1945 le truppe sovietiche arrivarono al campo di Auschwitz liberando i superstiti.
Da quel momento l’orrore delle persecuzioni nei confronti degli ebrei divenne di dominio pubblico. Al Binario numero 21 della stazione di Milano è lungo 67 metri il muro dei nomi del Memoriale della Shoah.
Dal 25 al 27 gennaio sarà possibile visitare quel luogo da dove, tra il 1943 e il 1945, partirono migliaia di persone nei treni diretti ai campi di concentramento nazisti.
Guardando fuori da casa nostra, quest’anno – per la prima volta in 70 anni – il presidente russo Putin diserterà la cerimonia al Museo della località polacca. Questo, a causa della tensione per la crisi ucraina. E così la Memoria passa in secondo piano.