Domenica 15 maggio il movimento francese Nuit Debout sarà in tutta Europa. In Italia la mobilitazione alcune città (Roma, Milano, Padova, Bologna) e si terrà in concomitanza con il firmaday, una due giorni (14 e 15 maggio) in cui sarà possibile firmare i Referendum sociali in più di 1000 piazze italiane, con l’obiettivo di raccogliere le 500mila firme necessarie per depositare i quesiti presso la Corte Costituzionale (qui le informazioni utili).
Scuola pubblica, inceneritori, trivelle e acqua bene comune. Il governo Renzi, con provvedimenti come la «Buona Scuola» e lo «Sblocca Italia» dimostra una sostanziale continuità con i governi precedenti, sostengono i promotori dei referendum. Le politiche di attacco al ruolo della scuola pubblica, di privatizzazione dei beni comuni, di aggressione all’ambiente e di attacco ai diritti del lavoro, fortemente volute, promosse e sponsorizzate dall’Unione Europea, sono state portate avanti da tutti gli ultimi esecutivi, il cui ruolo si è oramai ridotto a meri esecutori dei diktat provenienti da Bruxelles e Strasburgo.
Per questo – sostengono i comitati referendari – c’è bisogno di cominciare un percorso di lotta a livello europeo, che parta dal basso e che coinvolga movimenti studenteschi, sindacati, associazioni ambientaliste e comuni cittadini, che combatta le politiche di austerità e di devastazione ambientale portate avanti dai tecnocrati europei e dai governi dei paesi membri. Con l’obiettivo di pensare e immaginare un nuovo modello di sviluppo, democratico, aperto, rispettoso dell’ambiente e dei diritti di tutti.
Sei i quesiti previsti, assieme ad una legge di iniziativa popolare. I referendum sociali chiedono l’abrogazione di parte della legge 107, Buona scuola, il blocco di vecchi e nuovi inceneritori e lo stop all’apertura di nuove attività di prospezione, ricerca e estrazione di idrocarburi (le «trivelle”). Inoltre si può firmare una petizione popolare che chiede la gestione pubblica e partecipata dell’acqua: nonostante il referendum del 2011, un recente emendamento del Pd ha stravolto la normativa sulla gestione idrica, prevedendo la “gestione pubblica non obbligatoria”.
I referendum si inseriscono, a detta degli organizzatori, anche all’interno del percorso cominciato lo scorso 17 aprile con il referendum per fermare le trivelle a 12 miglia dalla costa, fallito a causa del mancato raggiungimento del quorum. Percorso rafforzatosi con l’imponente manifestazione tenutasi a Roma lo scorso 7 maggio per fermare le trattative segrete sul TTIP, il trattato di libero scambio in corso di negoziazione tra Ue e Stati Uniti.
La campagna è ufficialmente partita lo scorso 9 aprile. Al Coordinamento promotore aderiscono associazioni quali Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua, Movimento per la Scuola Pubblica, Campagna «Stop Devastazioni». Comitato «Si» Blocca Inceneritori.
Gli appuntamenti della Nuit Debout in Italia. A Roma il concentramento è previsto per le 17,00 in Piazza del Pantheon, a Milano alle 19,30 in Piazza XXIV maggio, a Bologna alle 19,00 in Piazza Santo Stefano, a Padova alle 17,00 al Listòn, via VIII febbraio.