Un aereo della EgyptAir in servizio da Parigi al Cairo è scomparso dai radar questa notte: lo ha annunciato la stessa compagnia aerea, spiegando che a bordo si trovavano 56 passeggeri, tra cui un neonato e due bambini, e dieci membri dell’equipaggio, tra personale di assistenza in volo, piloti e tre funzionari della sicurezza.
Le notizie sono confuse: le autorità egiziane hanno prima detto di non aver ricevuto allarmi dall’aereo, poi che una stazione radar militare ne avrebbe al contrario ricevuti, giusto dieci minuti prima che l’aereo scomparisse dai radar. I radaristi greci però, nel momento in cui l’aereo sorvolava i loro cieli, hanno parlato con la cabina di comando e il personale di bordo non ha segnalato problemi. Poco dopo l’aereo non rispondeva più. Un peschereccio (o un mercantile) avrebbe visto l’aereo prendere fuoco in volo. E infatti – riferiscono per primi i media francesi – il relitto dell’aereo di Egyptair è stato individuato al largo dell’isola greca di Karpathos, in acque territoriali egiziane.
Buongiorno,
qualche carta sull'Egitto.
Nella notte aereo #Egyptair in volo da Parigi al Cairo è scomparso dai radar. pic.twitter.com/nLvpy2WOwz— Limesonline (@limesonline) 19 maggio 2016
Il volo MS804, un Airbus 320, era partito alle 23:09 da Parigi e si trovava a 11.300 metri di altezza. Il volo avrebbe dovuto raggiungere Hurghada in Egitto dopo l’atterraggio al Cairo. Ma ha fatto perdere le sue tracce quando si trovava circa 16 chilometri dentro lo spazio aereo egiziano ma ancora sul mare, come ha spiegato ancora la stessa EgyptAir sul suo profilo Twitter. L’ultima localizzazione sarebbe a circa 280 chilometri dalla costa egiziana verso le 2:30 di giovedì. Le condizioni meteo, al momento della scomparsa, erano buone, almeno secondo la Cnn.
An EGYPTAIR official declared that EGYPTAIR A320 aircraft in its flight number MS804 lost contact with radar above the Mediterranean Sea.
— EGYPTAIR (@EGYPTAIR) 19 maggio 2016
L’Airbus A320-232 era del 2003, il pilota aveva un’esperienza di 6.275 ore di volo, di cui 2.101 su quel tipo di velivolo, mentre il copilota aveva un’esperienza di 2.766 ore: questo sempre secondo le informazioni rilasciate da EgyptAir.
the passengers' nationalities are as follows:
– 15 French
– 30 Egyptian
– 1 British
– 1 Belgium
– 2 Iraqis
– 1 Kuwaiti
– 1 Saudi— EGYPTAIR (@EGYPTAIR) 19 maggio 2016
15 francesi erano in volo, ed è così la Francia a seguire più da vicino il caso. Un vertice d’emergenza e il primo ministro francese, Manuel Valls, dice però che «non si esclude alcuna ipotesi». Anche perché, secondo l’Ansa, esperti francesi avrebbero precisato al governo che l’aereo MS804 sarebbe atterrato all’aeroporto parigino di Charles de Gaulle dopo le 21:30 di mercoledì sera, proveniente dal Cairo. Circa un’ora e mezzo più tardi – fatto rifornimento e imbarcati i passeggeri – sarebbe ripartito e in questi casi “nessun controllo viene fatto su quello che può esserci a bordo, che può essere stato imbarcato al Cairo”. Il presidente Francois Hollande ha avuto un contatto telefonico con il suo omologo egiziano Abdul Fattah al-Sissi e i due si sono impegnati a «cooperare strettamente per stabilire il più presto possibile le circostante di questa sparizione». Ed è il premier egiziano Sherif Ismail, scrive l’agenzia statale Mena, a confermare che nulla si può escludere, neanche un attentato: «Non si può escludere», avrebbe detto dal centro di coordinamento delle operazioni, rispondendo a specifica domanda.
Un #aereo è scomparso nel nulla entrando nel territorio egiziano. Come spesso è accaduto alla verità. #EgyptAir
— Mangino Brioches (@manginobrioches) 19 maggio 2016
Non migliorano la situazione i precedenti di EgyptAir. La foto che illustra questo articolo, ad esempio, risale al 29 marzo scorso quando sul volo EgyptAir partito da Alessandria e diretto al Cairo scoppiò prima il panico e poi l’ilarità generale con tanto si selfie goliardici che fecero il giro del mondo. Un volo EgyptAir fu dirottato verso l’aeroporto internazionale di Larnaca a Cipro da un uomo, Seif Eldin Mustafa, che sosteneva di indossare una cintura esplosiva. Nel giro di poche ore, dopo l’atterraggio a Cipro, si è scoperto che il dirottatore era in realtà un uomo che voleva chiedere asilo politico a Nicosia, dove risiedono l’ex moglie e i figli che non vedeva da anni.