Troppo liquido per sottostare alle perversioni architettoniche dei potenti che appendono le maschere del loro digrignar di denti a muri o fili spinati e troppo largo o lungo per essere piantonato da chi vorrebbe comprarsi tutte le strade per dettare i cammini degli altri: il mare premia gli esploratori con il cuore dolce nonostante i capelli infeltriti dal sale. Le onde di Lampedusa o di Lesbo indicano la via lattea dei soccorsi. Il mare è antigovernativo perché in questi anni continua a bisbigliarci che non si possono incanalare i bisogni, ci insegna che la disperazione fugge ai recinti e che gli affamati muoiono di acqua nei polmoni piuttosto che lasciare vincere l'inedia. Se la politica rincorre decisioni stupide e inutili il mare se ne frega, continua a fare il mare. E il mare è così tanto che diventa ridicolo il tiranno quando, ubriaco da hybris, promette di asciugarlo per fargliela pagare. Il mare e le sue coste hanno una legge non eludibile: si soccorre sempre, si soccorre tutti. Chissà quando è successo che una legge così semplicemente giusta sia stata buttata a mare e non ce ne siamo accorti. Il mare e i suoi abitanti l'hanno custodita per secoli e ce l'hanno portata fin qui. E poi il mare è inesorabile: inghiotte i corpi che non siamo riusciti a salvare ma li sputa sulle coste. Sarebbe troppo semplice tenerseli in pancia: eccoli lì i nostri morti. Per avere cura della pace non bisogna avere pace delle nostre disaffezioni. Ecco, io credo che stia facendo un gran lavoro, il mare. Lui, i suoi marinai e i suoi abitanti delle sue coste.Ho provato ad affogare i miei dolori, ma hanno imparato a nuotare.
(Frida Kahlo)
Ho provato ad affogare i miei dolori, ma hanno imparato a nuotare.
(Frida Kahlo)
Troppo liquido per sottostare alle perversioni architettoniche dei potenti che appendono le maschere del loro digrignar di denti a muri o fili spinati e troppo largo o lungo per essere piantonato da chi vorrebbe comprarsi tutte le strade per dettare i cammini degli altri: il mare premia gli esploratori con il cuore dolce nonostante i capelli infeltriti dal sale. Le onde di Lampedusa o di Lesbo indicano la via lattea dei soccorsi.
Il mare è antigovernativo perché in questi anni continua a bisbigliarci che non si possono incanalare i bisogni, ci insegna che la disperazione fugge ai recinti e che gli affamati muoiono di acqua nei polmoni piuttosto che lasciare vincere l’inedia. Se la politica rincorre decisioni stupide e inutili il mare se ne frega, continua a fare il mare. E il mare è così tanto che diventa ridicolo il tiranno quando, ubriaco da hybris, promette di asciugarlo per fargliela pagare.
Il mare e le sue coste hanno una legge non eludibile: si soccorre sempre, si soccorre tutti. Chissà quando è successo che una legge così semplicemente giusta sia stata buttata a mare e non ce ne siamo accorti. Il mare e i suoi abitanti l’hanno custodita per secoli e ce l’hanno portata fin qui.
E poi il mare è inesorabile: inghiotte i corpi che non siamo riusciti a salvare ma li sputa sulle coste. Sarebbe troppo semplice tenerseli in pancia: eccoli lì i nostri morti. Per avere cura della pace non bisogna avere pace delle nostre disaffezioni.
Ecco, io credo che stia facendo un gran lavoro, il mare. Lui, i suoi marinai e i suoi abitanti delle sue coste.