La Commissione europea ha multato JP Morgan Chase, Crédit Agricole e HSBC per un totale di quasi mezzo miliardo di euro per aver manipolato l’Euribor, il tasso di offerta interbancario di offerta in euro.
L’Euribor viene calcolato quotidianamente e rappresenta il tasso di interesse medio delle transazioni finanziarie in Euro che le banche applicano per le transazioni tra di loro (depositi interbancari).
In “soldoni”, l’Euribor rappresenta il prezzo per gli scambi di denaro tra banche stesse. Ma non solo: l’Euribor è una componente importante che influisce direttamente sul tasso di interesse relativo a diversi strumenti finanziari, tra cui i derivati, e sul tasso di interesse (quando variabile) che viene applicato, in ultima istanza, ai muti ipotecari, se non ai depositi di risparmio.
In pratica, le tre banche citate sopra, hanno deliberatamente manipolato il tasso di interesse, creando una sorta di cartello finanziario a proprio vantaggio. Ogni mattina infatti, oltre 50 istituti finanziari privati comunicano il tasso applicato sulle transazioni quotidiane. Sulla base di queste singole “quotazioni”, viene poi calcolato l’Euribor.
Come si legge nel comunicato stampa rilasciato mercoledì 7 dicembre dal Commissario europeo per la concorrenza, Margarethe Vestager, «gli istituti finanziari si accordavano per spostare il tasso di interesse in funzione delle proprie necessità […] quotidiane».
Per giungere alla multa finale, la Commissione europea ha analizzato diverse chat di dipendenti dei vari istituti di credito coinvolti durante gli ultimi anni. Le manipolazioni risalgono per lo più agli anni dell’inizio della crisi economica e finanziaria.
Nel 2013, altre 7 banche che facevano parte del cartello – Barclays, Deutsche Bank, Royal Bank of Scotland e Société General – avevano patteggiato con la Commissione europe una multa complessiva, pari a 820 milioni di euro.
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