National Geographic Nature, ecco le immagini premiate quest’anno
[caption id="attachment_91872" align="aligncenter" width="1024"] Primo classificato, Paesaggi. Lotta per la vita. - © Jacob Kaptein / 2016 National Geographic Nature Photographer of the Year[/caption]
[caption id="attachment_91871" align="aligncenter" width="1024"] Secondo classificato, Paesaggi. Pista di ghiaccio nella natura. - Nei pressi dei picchi verticali delle Pale di San Martino, i primi giorni freddi dell'inverno hanno congelato la superficie di uno stagno, e la prima nevicata ha rivelato la sua delicata bellezza. - © Alessandro Gruzza / 2016 National Geographic Nature Photographer of the Year[/caption]
[caption id="attachment_91874" align="aligncenter" width="1024"] Terzo classificato, Paesaggi. Tempesta nel Pacifico. - La formazione di una tempesta sopra l'Oceano Pacifico, a poche miglia a sud della costa di Panama City. © Santiago Borja / 2016 National Geographic Nature Photographer of the Year[/caption]
[caption id="attachment_91873" align="aligncenter" width="1024"] Menzione d’onore, Paesaggi. Una meteora verde all’improvviso. - La scia lasciata da un meteorite verde, un evento estremamente raro. - © Prasenjeet Yadav / 2016 National Geographic Nature Photographer of the Year[/caption]
[caption id="attachment_91870" align="aligncenter" width="1024"] Primo classificato, Problemi ambientali. Vita e morte. - Resti di un orso polare sono stati scoperti in una delle isole del nord Svalbard, in Norvegia. - © Vadim Balakin / 2016 National Geographic Nature Photographer of the Year[/caption]
[caption id="attachment_91865" align="aligncenter" width="1024"] Secondo classificato, Problemi ambientali a due passi dalla sede di Facebook. - L'ottanta per cento dell’area di San Francisco Bay è stata sviluppata per estrazione del sale. La tinta di ogni stagno è un'indicazione della sua salinità, i microrganismi all'interno cambiano colore secondo la salinità del suo ambiente. Nell’immagine uno degli stagni ad alta salinità che si trova proprio accanto alla sede di Facebook, dove circa 4.000 persone lavorano ogni giorno. © Chris McCann / 2016 National Geographic Nature Photographer of the Year[/caption]
[caption id="attachment_91866" align="aligncenter" width="1024"] Terzo classificato, Problemi ambientali. Vanità tossica. - L'immagine mostra l'ingrandimento di particelle di plastica contenure negli eyeliner. Questa fotografia è stata scattata a Falmouth Università in Cornovaglia, Regno Unito, maggio 2016 - © Eleanor Ryder / 2016 National Geographic Nature Photographer of the Year[/caption]
[caption id="attachment_91869" align="aligncenter" width="1024"] Menzione d’onore, Problemi ambientali. Incendi sulla spiaggia. - Una giovane donna guarda un incendio avvicinarsi alla spiaggia di Son. © Sergej Chursyn / 2016 National Geographic Nature Photographer of the Year[/caption]
[caption id="attachment_91868" align="aligncenter" width="1024"] Menzione d’onore, Problemi ambientali. Senza neve, niente ghiaccio? - Un orso solitario sul bordo di Barter Island, Alaska. Non c'è neve quando, in questo periodo dell'anno, ci dovrebbero essere. Ciò avrà un impatto sulla popolazione dell'orso polare locale quando arriverà il momento di cacciare foche per il loro cibo nei mesi invernali. © Patty Waymire / 2016 National Geographic Nature Photographer of the Year[/caption]
[caption id="attachment_91867" align="aligncenter" width="1024"] Menzione d’onore, Problemi ambientali. American Flowers #1. - Nella Groenlandia orientale si trova Blue Oriente Due, una base remota dell’Air Force US risalente alla seconda guerra mondiale. La base è stata abbandonata nel 1947 e tutto è rimasto così: veicoli militari, strutture, dinamite e munizioni, e più di 10.000 barili di carburante per aviazione. Gli Inuit che vivono nella regione chiamano questi resti arrugginiti “Fiori americani”. © Ken Bower / 2016 National Geographic Nature Photographer of the Year[/caption]
[caption id="attachment_91864" align="aligncenter" width="1024"] Primo classificato, Ritratti Animali. Attirandoti nei boschi. - Amboli, Maharashtra, India, il 24 luglio, 2016. - © Varun Aditya / 2016 National Geographic Nature Photographer of the Year[/caption]
[caption id="attachment_91863" align="aligncenter" width="534"] Terzo classificato ex equo, Ritratti Animali. Pulcinella di mare. - Questa immagine è stata scattata durante l'estate del 2015 su Skomer, Galles, l’isola nota per la sua fauna e per la vasta colonia di pulcinella di mare. La foto mostra un dettaglio di un puffino atlantico mentre riposa pacificamente sotto la pioggia. - © Mario Suarez Porras/2016 National Geographic Nature Photographer of the Year[/caption]
[caption id="attachment_91862" align="aligncenter" width="1024"] Terzo classificato ex equo, Ritratti Animali. L’amicizia non ha colore. - Una rara situazione di due empusa pennata sullo stesso ramo. - © Jose Gomez Pesquero / 2016 National Geographic Nature Photographer of the Year[/caption]
[caption id="attachment_91861" align="aligncenter" width="1024"] Menzione d’onore, Ritratti Animali. Una cornacchia insegue un gufo pescatore della Malesia. - Un pomeriggio di inizio settembre lungo la riva del fiume a Pasir Ris Park nella zona est di Singapore. Le due creature sono l’opposto l'una dell'altra, come il giorno e la notte, delle due la cornacchia è sicuramente la specie più aggressiva. - © Lawrence Chia Boon Oo/2016 National Geographic Nature Photographer of the Year[/caption]
[caption id="attachment_91857" align="aligncenter" width="1024"] Primo premio assoluto: la fuga delle sardine - Durante la migrazione di sardine lungo la costa selvaggia del Sud Africa, milioni di sardine sono preda di predatori marini come delfini, uccelli marini, squali, balene, pinguini, pesci vela, e leoni marini. La caccia ha inizio con i delfini comuni che hanno sviluppato tecniche di caccia speciali per spingere le sardine in superficie. Negli ultimi anni, probabilmente a causa della pesca eccessiva e dei cambiamenti climatici, la migrazione annuale delle sardine è diventata sempre più imprevedibile. Al fotografo sono servite due settimane per avere l'opportunità catturare questo momento realizzando questo scatto. - © Greg Lecoeur / 2016 National Geographic Nature Photographer of the Year
fotografia di G. Lecoeur[/caption] [caption id="attachment_91859" align="aligncenter" width="551"] Secondo classificato, Azione. Avvicinamento. Un tornado EF2 porta in Wray, Colorado- 7 maggio 2016. - © Tori Shea-Ostberg /2016 National Geographic Nature Photographer of the Year[/caption] [caption id="attachment_91860" align="aligncenter" width="1024"] Terzo classificato, Azione. Aironi maggiori spiccano il volo. - Una straordinaria storia di successo di conservazione, l’Airone bianco è stato salvato dalla scomparsa in Ungheria, quando nel 1921 c'erano solo 31 coppie rimaste. Meno di un secolo dopo, gli sforzi di conservazione internazionali hanno trionfato. Oggi, anche se il loro numero continua a salire, l'airone bianco maggiore rimane il simbolo della conservazione della natura ungherese ed è ancora considerato una specie in via di estinzione. © Zsolt Kudich / 2016 National Geographic Nature Photographer of the Year[/caption] [caption id="attachment_91858" align="aligncenter" width="1024"] Menzione d’onore, Azione. Banchettando a meduse. - Le tartarughe verdi divorano i tentacoli morbidi di una medusa, fonte di cibo comune per molte tartarughe. © Scott Portelli/2016 National Geographic Nature Photographer of the Year[/caption]
fotografia di G. Lecoeur[/caption] [caption id="attachment_91859" align="aligncenter" width="551"] Secondo classificato, Azione. Avvicinamento. Un tornado EF2 porta in Wray, Colorado- 7 maggio 2016. - © Tori Shea-Ostberg /2016 National Geographic Nature Photographer of the Year[/caption] [caption id="attachment_91860" align="aligncenter" width="1024"] Terzo classificato, Azione. Aironi maggiori spiccano il volo. - Una straordinaria storia di successo di conservazione, l’Airone bianco è stato salvato dalla scomparsa in Ungheria, quando nel 1921 c'erano solo 31 coppie rimaste. Meno di un secolo dopo, gli sforzi di conservazione internazionali hanno trionfato. Oggi, anche se il loro numero continua a salire, l'airone bianco maggiore rimane il simbolo della conservazione della natura ungherese ed è ancora considerato una specie in via di estinzione. © Zsolt Kudich / 2016 National Geographic Nature Photographer of the Year[/caption] [caption id="attachment_91858" align="aligncenter" width="1024"] Menzione d’onore, Azione. Banchettando a meduse. - Le tartarughe verdi divorano i tentacoli morbidi di una medusa, fonte di cibo comune per molte tartarughe. © Scott Portelli/2016 National Geographic Nature Photographer of the Year[/caption]
National Geographic Nature, ecco le immagini premiate quest’anno