Per finire bene l’anno Don Michele Delle Foglie, sacerdote della chiesa madre di Grumo Appula, in provincia di Bari, ha pensato bene di indire una messa a suffragio di Rocco Sollecito, boss di ‘Ndrangheta ucciso in Canada.
I manifesti mortuari affissi in giro per il paese sono chiari:
“Il parroco, don Michele Delle Foglie, spiritualmente unito ai famigliari residenti in Canada e con il figlio Franco venuto in visita nella nostra cittadina, invita la comunità dei fedeli alla celebrazione di una santa messa in memoria del loro congiunto» si legge su alcuni manifesti funebri affissi per le strade di Grumo Appula con i quali si invitano i fedeli (martedì 27 dicembre alle 18:30) alla messa in suffragio”.
E fa niente che Rocco Sollecito sia rimasto ucciso da colpi da fuoco dentro la sua bavosa BMW bianca a Montreal perché guappo del clan Rizzato. Fa niente che sollecito sia una delle tante croste che pascolano in quell’orrida famiglia che si fa chiamare ‘Ndrangheta. Don Michele ha pensato bene di sfruttare gli ultimi giorni dell’anno per genuflettersi servile di fronte al potere del male convinto di potersi meritare un briciolo di gratitudine terrena dai prepotenti. Un vigliacco travestito da prete che s’atteggia da picciotto in nome di dio.
Se Don Michele fosse un dipendente pubblico, un politico o un giornalista, un dentista, un avvocato o qualcosa di simile sarebbe sospeso e probabilmente licenziato. Che si dice invece lì dalle parti della Chiesa?
Buon martedì.