Cara Sandrine, mi scuso con te a nome di tutti, perché abbiamo perso l'umanità, perché pensiamo che i rapporti umani e personali siano solo quelli basati sugli auguri di Natale, quando siamo tutti più buoni, o meglio più ipocriti. Però la monetina al povero che ci lava la coscienza non ha mai risolto i problemi, ed ora ce ne rendiamo conto più che mai di come non basti più, perché anche le monetine finiscono in fondo al mare, annegate. E non ci sono buonisti stupidi e cattivi realisti, si tratta di essere uomini. Sofocle ci racconta della principessa Antigone che doveva scegliere se obbedire alla legge degli uomini o a quella superiore della coscienza, non scritta. Scelse l'umanità ed il re l'uccise. Oggi però l'unica strada perché il mondo rimanga tale, è solo quella dell'umanità, dell'accoglienza diffusa, di esperienza di piccoli gruppi inseriti nel territorio. Di fronte a questa grande sfida della modernità - le migrazioni - ho scelto insieme alla mia amministrazione di fare la mia parte, di mettere insieme il tessuto sociale di una vittà da 20.000 anime e far vedere che un'accoglienza è possibile. È stato difficilissimo, perchè per accogliere bisogna essere, bisogna mettersi in discussione. Piove di Sacco è capofila del progetto sprar (sistema accoglienza protezione rifugiati politici) che accoglie 50 persone, che stiamo inserendo nel mondo del lavoro e che stanno imparando ad essere europei, nonostante la storia che li ha rigati e segnati irrimediabilmente dentro.abbiamo coinvolto anche altri 3 comuni, Montegrotto Rubano e Ponte San Nicolò. L'esperienza funziona, ne ho avuto la certezza sedendomi a tavola e parlando con i ragazzi che ospitiamo, Afgani e pakistani, che ci hanno preparato piatti tipici, ma la strada è lunga. Umanità non è sinonimo di bontà, anche, ma di ciò che siamo, di riconoscersi persone tutte co i nostri limiti, con i nostri diritti, i nostri sogni ed i nostri sentimenti. Ecco dunque che Piove di Sacco darà ospitalità anche a te Sandrine, con l'augurio che l'ingiustizia profonda di campi non-accoglienza da centinaia di persone come questo termini quanto prima, così da porre fine anche alle cooperative pigliatutto e a business che non dovrebbero neppure esistere, con la speranza che ci possano essere non solo amministratori che siano in grado di scegliere l'accoglienza diffusa - esperienza possibile e necessaria - ma anche governatori centrali ed europei che sappiano stare vicino a chi compie scelte di futuro volte all'accoglienza. E non serve essere coraggiosi, speciali, particolari, basta essere uomini, con coscienza e responsabilità. Buona giornata a tutti, a presto Sandrine. Davide Gianella Sindaco di Piove di Sacco
Il 22 gennaio si svolgeranno i funerali di Sandrine Bakayoko, morta nel centro per rifugiati di Cona. Su Left in edicola sabato prossimo racconteremo ancora di quel centro e dell’accoglienza in Italia. Per ora basta la lettera del sindaco di Piove di Sacco, Davide Gianella, che consentirà, in deroga ai regolamenti comunali, una degna sepoltura a Sandrine. Nei giorni scorsi si è tenuta una cerimonia di commemorazione sulle rive dell’Adige e questo è il video che abbiamo girato. Qui sotto la bella lettera del sindaco a Sandrine.
Cara Sandrine, mi scuso con te a nome di tutti, perché abbiamo perso l’umanità, perché pensiamo che i rapporti umani e personali siano solo quelli basati sugli auguri di Natale, quando siamo tutti più buoni, o meglio più ipocriti.
Però la monetina al povero che ci lava la coscienza non ha mai risolto i problemi, ed ora ce ne rendiamo conto più che mai di come non basti più, perché anche le monetine finiscono in fondo al mare, annegate. E non ci sono buonisti stupidi e cattivi realisti, si tratta di essere uomini. Sofocle ci racconta della principessa Antigone che doveva scegliere se obbedire alla legge degli uomini o a quella superiore della coscienza, non scritta. Scelse l’umanità ed il re l’uccise. Oggi però l’unica strada perché il mondo rimanga tale, è solo quella dell’umanità, dell’accoglienza diffusa, di esperienza di piccoli gruppi inseriti nel territorio.
Di fronte a questa grande sfida della modernità – le migrazioni – ho scelto insieme alla mia amministrazione di fare la mia parte, di mettere insieme il tessuto sociale di una vittà da 20.000 anime e far vedere che un’accoglienza è possibile. È stato difficilissimo, perchè per accogliere bisogna essere, bisogna mettersi in discussione. Piove di Sacco è capofila del progetto sprar (sistema accoglienza protezione rifugiati politici) che accoglie 50 persone, che stiamo inserendo nel mondo del lavoro e che stanno imparando ad essere europei, nonostante la storia che li ha rigati e segnati irrimediabilmente dentro.abbiamo coinvolto anche altri 3 comuni, Montegrotto Rubano e Ponte San Nicolò.
L’esperienza funziona, ne ho avuto la certezza sedendomi a tavola e parlando con i ragazzi che ospitiamo, Afgani e pakistani, che ci hanno preparato piatti tipici, ma la strada è lunga. Umanità non è sinonimo di bontà, anche, ma di ciò che siamo, di riconoscersi persone tutte co i nostri limiti, con i nostri diritti, i nostri sogni ed i nostri sentimenti.
Ecco dunque che Piove di Sacco darà ospitalità anche a te Sandrine, con l’augurio che l’ingiustizia profonda di campi non-accoglienza da centinaia di persone come questo termini quanto prima, così da porre fine anche alle cooperative pigliatutto e a business che non dovrebbero neppure esistere, con la speranza che ci possano essere non solo amministratori che siano in grado di scegliere l’accoglienza diffusa – esperienza possibile e necessaria – ma anche governatori centrali ed europei che sappiano stare vicino a chi compie scelte di futuro volte all’accoglienza.
E non serve essere coraggiosi, speciali, particolari, basta essere uomini, con coscienza e responsabilità.
Buona giornata a tutti, a presto Sandrine.
Davide Gianella
Sindaco di Piove di Sacco