Mentre i capi di Stato parlano di Europa a due velocità, Pierre Moscovici e Wolfgang Schäuble si scontrano a distanza sul destino dell'Eurozona e il ruolo della Commissione europea

Mentre in Europa, tra Est e Ovest, si consuma lo scontro sull’Unione a “due velocità”, una seconda sfida sta passando inosservata: quella tra il Commissario europeo, Pierre Moscovici, e il ministro delle Finanze tedesco, Wolfgang Schäuble. Lo riporta Handelsblatt, uno dei principali quotidiani economici tedeschi.

Il terreno di scontro? Il ruolo della Commissione europea nel futuro dell’Ue e la possibilità di istituire un “Ministro del tesoro dell’Eurozona”.

In particolare, Moscovici spinge per la creazione di una capacità fiscale per l’Unione monetaria, ovvero di un budget destinato a favorire spesa pubblica nei Paesi membri. Proprio oggi, a Bruxelles, Moscovici ha detto che «il Commissario economico dovrebbe anche occupare il ruolo di presidente permanente dell’Eurogruppo» e coordinare una politica fiscale comune.

Dal canto suo, Schäuble propone un ampliamento del ruolo – e, di conseguenza, dei poteri – del Meccanismo europeo di stabilità (Mes). Oggigiorno, quest’ultimo è diretto da Klaus Regling e rappresenta un fondo finalizzato al sostegno di Paesi che, in situazioni di crisi, si impegnano a implementare riforme strutturali.

Ma da domani – questa, appunto, la visione del ministro delle Finanze tedesco – il Mes dovrebbe garantire il rispetto dei trattati e, in particolare, delle regole sul deficit. Insomma, dopo gli ultimi due anni di amministrazione “politica” da parte di Juncker, Schäuble non si fida più della Commissione e spinge per un nuovo organo “neutrale”.

Le posizioni dei due leader europei è quindi agli antipodi. Intanto ieri sera Moscovici è volato a Berlino per discutere con i pesi massimi del Partito socialdemocratico tedesco (Spd).

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