LEFT N. 13 | 1 APRILE 2022


L’Unione europea che oggi giustamente apre le porte ai profughi ucraini accolga anche i migranti in arrivo da altre latitudini, ponendo fine a una crudele ipocrisia. La stessa di cui è rimasto vittima M., un giovane ucraino che ora si trova sotto le bombe della città assediata dopo essere stato respinto nel 2021 perché non europeo.
Ecco la sua storia e quella di tanti altri discriminati come lui

ACQUISTA IL Nr. 13/22 IN DIGITALE

IN COPERTINA

Senza protezione

di Valeria Colombo

Profughi di serie A e profughi di serie B

di Nawal Soufi

Tutte le falle dell’accoglienza italiana

di Stefano Galieni

Allarme nucleare, facciamo chiarezza

di Angelo Baracca

Niente addio alle armi, Madrid obbedisce alla Nato

di Marina Turi

Crimini contro l’umanità, Putin nel mirino dell’Aja

di Donatella Coccoli


SOCIETÀ

Caporalato, lo sfruttamento emigra al Nord

di Leonardo Filippi

Taser, non esiste il rischio zero per chi viene colpito

di Riccardo Bucci

I diritti non invecchiano di Franca Maino

e Valeria De Tommaso

Alienazione parentale, la falsa sindrome smascherata anche dalla Cassazione

di Teresa Manente e Ilaria Boiano


EUROPA

Presidenziali in Francia, avanti a destra tutti contro tutti

di Lorenzo Battisti


CULTURA

L’architetto Francis Kéré e le forme dell’umanesimo

di Caterina Calzini e Flavio Vitale

Massimo Zamboni: È il tempo di ridare alle parole il loro senso

di Alessia Barbagli

Carlo Flamigni, la forza della laicità

di Anna Pompili


Le rubriche

Left quote

di Massimo Fagioli

Editoriale

di Simona Maggiorelli

Temperature

di Fabio Magnasciutti

Manu militari

di Chiara Melchionna

Libri

di Filippo La Porta

Tempo liberato

Community

PRECEDENTE | SUCCESSIVO