LEFT N. 19 | 10 maggio 2019


Neoliberisti contro sovranisti. Tecnocrati contro xenofobi.
L’Ue è in ostaggio di una guerra simulata tra falsi avversari,
veri responsabili dell’austerity e della compressione dei diritti di tutti.
Ecco perché il nostro peggior nemico è l’astensionismo e l’unico voto utile è quello a sinistra

COPERTINA

Ué, bentornata

di Checchino Antonini

Liberare l’Unione europea è il vero voto utile

di Roberto Musacchio

Sovranisti con i migranti globalisti con le imprese

di Marco Schiaffino

Nadia Urbinati: Realizziamo insieme l’Europa che non c’è

di Caterina Di Fazio

La margherita di Sánchez: «Vado a sinistra o forse no»

di Massimo Serafini e Marina Turi


In corsa come sindaci per ridare identità alle città

di Donatella Coccoli

Firenze come Berlino, città aperta alla cultura, al lavoro, ai diritti

di Antonella Bundu

Riace dopo Lucano, e se il sindaco fosse una donna?

di Stefano Galieni

La musica si unisce contro il razzismo

di Fernando Rennis

Perché sopravvive il gergo di M.

di David Bidussa


Cuba: tra medicina, scienza e rivoluzione

di Angelo Baracca e Rosella Franconi

Ahmel Echevarría, la solitudine del soldato

di Alessandro Oricchio

Rayuela, la rivoluzione letteraria di Cortázar

di Yuri Brunello

Vera Giaconi, resistere a Buenos Aires

di Monica R. Bedana

Paul Laverty: Yuli, la danza per immagini

di Daniela Ceselli

La guerra di Zoro alle fake news

di s. m.


le rubriche

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di Massimo Fagioli

Partigiani d’Europa

di Vittorio Giacopini

Editoriale

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