LEFT N. 26 | 26 giugno 2020


Dagli Stati generali agli Stati solidali. L’Italia non potrà mai ripartire se si usa la stessa ricetta che ha provocato e aggravato la crisi. Ecco le nostre proposte per realizzare una società più giusta e moderna. Dove la logica del profitto non prevalga più sui diritti e sul benessere psicofisico delle persone
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COPERTINA

L’impotenza dell’homo oeconomicus

di Ernesto Longobardi

Welfare, lavoro, equità: tre parole per un futuro sostenibile

di Roberto Musacchio

I lavoratori pagano, i manager incassano

di Giulio Cavalli

La salute è un bene pubblico da difendere a tutti i costi

di Andrea Filippi

No, la povertà ancora non è stata abolita

di Leonardo Filippi

Cura di sé e ambiente, ripartiamo da qui

di Marco Bersani

Stati generali? No, Stati solidali

di Monica Di Sisto

Le donne e il prezzo della pandemia

di Nicoletta Pirotta

Alla nascita siamo tutti anticapitalisti

di Andrea Ventura

La politica cambi musica…

di Simone Schiavetti

Le guide turistiche: Noi senza lavoro a causa della pandemia

di Manlio Lilli

Parola d’ordine: una vera sanatoria per tutti

di Stefano Galieni

In Umbria vedono ancora le streghe

di Carlo Flamigni e Corrado Melega

Ru486, breve storia dell’altra “pillola”

di Anna Pompili


Tra Assad e Trump ci rimettono sempre i civili

di Roberto Prinzi

Le spie di Assad e il prigioniero della sezione 251

di Youssef Hassan Holgado

La transizione ecologica parla spagnolo

di Massimo Serafini e Marina Turi


Giorello e l’Irlanda. Un amore per la libertà

di Enrico Terrinoni, disegni di Vittorio Giacopini

Giorello: «Non posso che dirmi ateo»

di Simona Maggiorelli


Bullismo. Come si previene, come si interviene

di Marzia Fabi, Nella Lo Cascio, Fiorella Quaranta, Eleonora Serale


le rubriche

Temperature

di Fabio Magnsciutti

Left quote

di Massimo Fagioli

#PerDestà

di Marilena Nardi

Editoriale

di Ernesto Longobardi

Vaurandom

di Vauro

Libri

di Filippo La Porta

Tempo liberato

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