L’Italia è una repubblica parlamentare fondata sulla rappresentanza. Il taglio del numero di deputati e senatori è dunque una lesione della sostanza democratica e ai cittadini non porterebbe alcun vantaggio. Sono invece tante le ragioni per dire ancora una volta “no” a chi vuole manomettere la Costituzione. A un mese dal referendum le ripercorriamo una ad una
ACQUISTA IL Nr. 34/2020 IN DIGITALE
COPERTINA
Partigiani della Costituzione,
ora e sempre
di Giovanni Russo Spena
Taglio dei parlamentari,
democrazia in svendita
di Alfiero Grandi
Un attacco alla sovranità
popolare e ai giovani
di Samuele Damilano
La questione immorale
di Giulio Cavalli
Referendum, le ragioni del No
di Maurizio Turco e Irene Testa
Il Covid ci ha mostrato
cosa significa curare
diQuinto Tozzi
Quante balle contro la Ru486
di Mirella Parachini
Ma quali migranti,
i contagi arrivano dai turisti
di Stefano Galieni
Noi siamo un futuro
poliglotta, colorato e riscattato
di Fatima Bouhtouch
Bolivia, elezioni ad alta tensione
di Simone Careddu
Sacco e Vanzetti, un secolo
di pregiudizi e xenofobia
di Pino Casamassima
La scorrettezza politica
d’artista di John Fante
di Sandro Veronesi
Lo spazio pubblico
è coscienza civile
di Fulvio Cervini
Matthias Canapini, testimone
dell’Appennino che resiste
di Clara Santini
Storie di medici coraggiosi
di Silvia Bencivelli
L’arte del comporre
di Stefania Graziani
di Roberto Biasco
le rubriche
Vaurandom
di Vauro
Left quote
di Massimo Fagioli
Editoriale
di Simona Maggiorelli
Le parole rubate
de Il Cantiere delle idee
#Virus
de Marilena Nardi
Libri
di Filippo La Porta
Musica
di Stefano Frollano