Alexis Tsipras leader della Syriza greca, ha in mente un modello di sviluppo semplicemente keynesiano, sostenuto cioè da fondi pubblici. Questo proviamo a raccontarvi in questo primo numero del 2015.

La retorica del Grexit non è durata neanche una settimana. Ci avevano provato già nel 2012, ma nessuno casca nel medesimo tranello. Vince la realtà questa volta. Hanno provato a descriverlo come un comunista sfascia tutto. Soprattutto sfascia Europa. Lui invece, Alexis Tsipras leader della Syriza greca, ha in mente un modello di sviluppo semplicemente keynesiano, sostenuto cioè da fondi pubblici. Questo proviamo a raccontarvi in questo primo numero del 2015.

Gli errori del Fondo commessi dal 2010, la devastazione compiuta in questi anni dalla Troika in Grecia e quale rivoluzione “possibile” rappresenti la vittoria di Syriza alle prossime elezioni politiche del 25 gennaio. Certamente non l’uscita dall’euro, ma un deciso cambio di rotta, che prevede il taglio drastico del debito e l’apertura di spazi finanziari per sostenere un piano nazionale di ricostruzione.

E poi le speranze e gli auguri al leader greco del filologo Luciano Canfora; la lunga intervista di Umberto De Giovannangeli al premio Nobel Desmond Tutu e un lungo sfoglio dedicato ai tragici fatti di Parigi. La follia dei nuovi scafisti che abbandonano le navi piene di migranti in balìa delle onde e il lungo e documentato articolo su i progressi fatti nella cura di Ebola. Non solo è possibile guarire ma nel continente africano il virus rallenta la sua corsa. E per finire, il bel libro di Rodotà su solidarietà e disuguaglianze e tante nuove rubriche. Social, musica, buon vivere, fumetti, teledico. Buon inizio a tutti e grazie!

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