Le 5 notizie principali di questa mattina. In primo piano, le opposizioni ricevute al Quirinale dal Presidente della Repubblica per discutere di riforme.

Opposizioni ricevute al Colle da Mattarella

Brunetta e Vendola al Quirinale. Il capo dello Stato incontra i rappresentanti di Camera e Senato di Forza Italia e di Sinistra Ecologia e Libertà. Sul tavolo il tema delle riforme, dopo lo strappo dei giorni scorsi. “Il presidente ha auspicato la ripresa del dialogo”, ha dichiarato l’esponente azzurro. Ora si attende anche il M5s mentre Beppe Grillo svela sul blog lo scambio di lettere con il capo dello Stato in cui chiede risposte su reddito di cittadinanza e anti corruzione.

LIBIA
Raid egiziani su Sirte e Bengasi. Decine di vittime
Altri sette raid con “decine di morti” sono stati compiuti nella notte scorsa dall’aviazione egiziana contro postazioni “roccaforti” dell’Isis a Derna, città nell’est della Libia. Lo segnalano media egiziani citando fonti ufficiali libiche. L’Egitto chiede all’Onu un intervento internazionale. In Italia, Renzi esclude interventi militari in Libia, mentre il Ministro Alfano convoca riunione al Viminale.

GRECIA
Atene rifiuta l’offerta dell’Eurogruppo
La Grecia boccia la mediazione europea sul debito. “Proposte inaccettabili”, le definisce il premier Tsipras. Le borse europee aprono negativamente. La replica di Bruxelles: decidete entro venerdì. Il presidente Dijsselbloem: la Grecia accetti l’estensione del programma e poi potremo applicare la flessibilità.

UCRAINA
Ucraina, sospeso il ritiro delle armi pesanti
In una telefonata con Vladimir Putin e Petro Poroshenko, Angela Merkel ha rivendicato “la realizzazione degli accordi di Minsk”. Da oggi dovrebbe iniziare il ritiro delle armi pesanti. Nel corso della telefonata i tre leader hanno “concordato passi concreti per rendere possibile una missione di controllo da parte dell’Osce” .

ECONOMIA
Fiducia al Milleproroghe, proroghe per sfratti e partite iva
Il governo porrà la questione di fiducia alla Camera sul decreto legge Milleproroghe, visto l’imminenza della scadenza fissata per il 3 marzo. Risolti i nodi relativi a sfratti e partite iva con la proroga per 4 mesi del blocco per i primi e la proroga del vecchio regime dei minimi Iva (al 5%), che coesisterà con il nuovo regime (al 15%) per tutto il 2015 per le seconde.

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