Nonostante il dietrofront sul decreto legge della Buona scuola, le detrazioni fiscali per le famiglie che inviano i propri figli alle scuole paritarie saranno contenute nel disegno di legge che sarà presentato al Consiglio dei ministri del 10 marzo.
Insomma, il governo va avanti come un treno sui binari pro scuole private. Si illudeva chi aveva pensato che forse Renzi si era fermato per rispetto delle tante voci contrarie. Del resto, è lo stesso Pd che si muove su questa linea.
Prima la lettera dei 44 parlamentari (quasi tutti del Pd) scritta a l’Avvenire, con i cattorenziani in prima linea (Fioroni in primis) poi ci ha pensato Luigi Berlinguer, ex ministro della Pubblica Istruzione, a parlare del ruolo centrale di questi istituti. Coerentemente, visto che era stato proprio lui a sdoganare le scuole private riconoscendole come paritarie e quindi da trattare alla pari anche a livello economico.
Stupisce che di fronte alle scuole pubbliche che crollano, di fronte agli oltre centomila precari da stabilizzare, di fronte alla disuguaglianza tra Nord e Sud Italia, di fronte alle cifre record della dispersione scolastica, quello delle scuole private continua ad essere il nodo centrale per il governo Renzi.
Forse perché le paritarie sono quasi tutte nell’orbita della Chiesa cattolica.
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