Le principali notizie di oggi. In primo le cause del terribile naufragio nel Canale di Sicilia che avrebbe provocato oltre 850 morti.

Il naufragio sul canale di Sicilia sarebbe dovuto a due cause: lo spostamento dei migranti sull’imbarcazione, che era sovraffollata, e l’errata manovra dello scafista che l’ha portata a collidere con il mercantile King Jacobs. Lo scafista dell’imbarcazione forse nel tentativo di nascondersi avrebbe condotto il barcone contro la nave portoghese che era arrivata nelle vicinanze per prestare soccorso. La versione è confermata anche dai pm di Catania.

In carcere i due presunti scafisti del barcone che si è ribaltato al largo di Malta provocando un’altra ecatombe di migranti. Si tratta di un tunisino, ritenuto il comandante del peschereccio naufragato, e un siriano, suo assistente di bordo.

Decine di arresti questa mattina a carico di presunti componenti il clan mafioso barese Di Cosola. L’operazione è definita dai militari un colpo mortale al clan ai cui beni sono stati apposti i sigilli. L’indagine avrebbe ricostruito anni di egemonia in settori vitali dell’economia, primo fra tutti quello dell’edilizia.

In dieci via dalla Commissione Affari Costituzionali. Tutti critici sull’Italicum 2.0 atteso il 27 aprile in Aula alla Camera. La notizia, ratificata dall’ufficio di presidenza del gruppo Pd, era annunciata da giorni e conferma come, sulla riforma delle legge elettorale, il premier Matteo Renzi sia più che mai convinto a non concedere nulla al dissenso Pd.

Egitto, Morsi condannato a 20 anni. Nella prima sentenza a suo carico, il deposto presidente egiziano Mohamed Morsi è stato condannato dalla Corte d’assise del Cairo a 20 anni di carcere in un processo per la morte di manifestanti che nel dicembre 2012 protestavano contro un suo decreto.