«L’Italia ha perso l’occasione di portare le tematiche fondative e importanti per il cambiamento di questo sistema alimentare». Ha già le idee chiare sull’Expo Carlo Petrini, fondatore di Slow Food. Pensa alle piccole comunità, alle quali l’esposizione universale di Milano ha privilegiato gli stati e le industrie.
«Quando Giuseppe Sala dice che a Expo c’è posto per tutti, che ospita Slow Food e McDonald’s insieme, a me viene un’aritmia. Perché davanti a chi vende un panino con la carne a un euro e venti come si fa a spiegare il valore e i prezzi di chi alleva e produce secondo certi criteri?» si domanda infine Carlin Petrini.
La più grande catena di fast food del mondo non ha tardato a rispondere: «Migliaia di persone ci scelgono liberamente, magari dopo essere passate a visitare l’immenso, triste e poco frequentato padiglione di Slow Food».
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